Circa 800 neonati e bambini piccoli morirono nell'istituto, gestito dalle suore dell'ordine del Bon Secours, nell'arco di 36 anni e...
Chiede un risarcimento del danno alla Curia per presunti abusi subiti in ambito ecclesiastico all’incirca 30 anni fa. E lo...
Read moreDetailsUna storia molto particolare e assai delicata. Una vicenda che è stata alla ribalta per parecchio tempo, cominciata nel 2018 e andata...
Read moreDetailsIn data 2 dicembre 2025, il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Siracusa, dott. Andrea Migneco, ha pronunciato sentenza di assoluzione nei confronti di don Salvatore...
Read moreDetailsIntroduzione Agli inizi degli anni ‘60 del secolo scorso, il sacerdote G. A. fu condannato a due anni di carcere...
Read moreDetailsCome era prevedibile il processo di secondo grado nei confronti...
42454 CREMONA-ADISTA. Un coraggioso attivista che da decenni con «coraggio...
https://www.youtube.com/watch?v=9nWRir-Dvik&t=268s Si è svolta a Cremona la 4° edizione del...
Stiamo effettuando dei lavori di manutenzione straordinaria ai nostri portali che si protrarranno per diversi giorni.
Tutti gli ACCOUNT utenti al momento sono stati volutamente congelati dai nostri tecnici, quindi non potrete momentaneamente accedere.
Il servizio database iCODIS è momentaneamente sospeso in tutte le aree pubbliche (attivo per STAFF su https://doc.retelabuso.net ).
Fino a termine lavori saranno possibili interruzzioni totali del servizio o di alcuni servizi del Portale.
Tutti i servizi di MAIL e WEBMAIL restano attivi senza disagi.
Ci scusiamo per i disagi.
La Rete si è impegnata al compimento di “Spotlight on Italian survivors” coniugando il lavoro enorme occorso alla necessità di tentare di colmare un vuoto insopportabile nel nostro Paese, di cui pare non esserci realistica percezione: la pericolosità incombente sulla vita dei bambini e delle bambine commisurato alla vastità del fenomeno italiano, ma che non riguarda solo il perimetro di influenza della chiesa-istituzione.
Questo contributo ha come scopo principale quello di puntare un cono di luce, deciso e abbagliante, sulla carenza della tutela preventiva e protettiva, che deve essere concreta ed urgente verso i minori e le persone poste in posizione di vulnerabilità.
Ciò va inteso senza limitazione di genere, o inclinazione sessuale, riguarda tutti, nessuno escluso.
Senza allarmismi, riguarda i genitori che ignari delle insidie di cui sono ancora intrisi gli spazi parrocchiali e di vita comunitaria vi affidano i propri figli. Spazi da non potersi realisticamente reputare protettivi e, teniamo a sottolineare, non limitabili alle responsabilità di prevenzione e contrasto imputabile alla sola chiesa cattolica.
Tuttavia seppur convinti che i predatori sessuali, sono tutti uguali, con o senza abito talare, occorre prendere atto che lo stato delle cose non impedisce loro né di colpire, né di ripetere il crimine.
E’ altrettanto importante evidenziare che “Spotlight on Italian survivors” così come ogni attività posta in essere dall’Associazione, trattando o rimandando ad inchieste giudiziarie, a procedimenti penali non ancora conclusi, induce a ritenere innocenti tutte le persone citate a vario titolo – consacrate e non - seppur condannate nei primi gradi di giudizio.
Nel nostro ordinamento, infatti, la presunzione di innocenza copre l’intera vicenda processuale.
E questo principio facciamo nostro.
Il direttivo della Rete l’Abuso