di Federico Tullli – Cose che difficilmente vedrete accadere in Italia. Nel pieno del primo scandalo che travolse nel 2010 la Chiesa cattolica tedesca il primo canale televisivo pubblico ARD propose per diverse volte dei faccia a faccia tra vittime di una violenza e sacerdoti anche di alto rango. Uno dei più noti “duelli” avvenne nel corso di un programma dal titolo “I preti e il sesso. Quanta verità accetta la Chiesa (cattolica)? Il quesito dava anche il titolo a un’inchiesta giornalistica. E anche qui a parte rarissimi casi in Italia raramente ne sono state proposte di simili.
Abbiamo chiesto un commento alla psichiatra e psicoterapeuta Annelore Homberg, presidente di Netforp-Network europeo per la psichiatria psicodinamica: ”Trasmissioni come quelle di ARD hanno avuto il pregio di dimostrare come la Chiesa cattolica si arroghi il diritto di costruire uno Stato nello Stato. Ed è un discorso che ovviamente vale in Germania come altrove. Da psichiatra dico subito che si è vista la patologia della Chiesa, il suo cinismo, l’ipocrisia. E l’incompatibilità dell’impianto giuridico della Chiesa con uno Stato di diritto, per le modalità di gestione sia degli scandali, sia dei rapporti con le vittime. Oltre alla distruzione che il violentatore provoca nella vita delle vittime, e che una di queste seppur segnata profondamente è riuscita a denunciare pubblicamente con estrema lucidità, c’è la violenza e l’assoluta mancanza di senso civico dei vescovi che li hanno “coperti”.
Approfittando del fatto che le vittime, dato che vengono dall’ambiente cattolico, si rivolgono spesso prima a loro che alle autorità civili”. Così il crimine viene immediatamente insabbiato, col pretesto che si devono fare delle indagini interne, diciamo noi. «Ma ovunque nel mondo la pedofilia è un reato che deve essere perseguito dalle autorità preposte», osserva dal canto suo la dottoressa Homberg. E non da compiacenti vescovi, come quello apparso in un’altra trasmissione di ARD, che continuava a sostenere che il suo prete, scaricando materiale pedo-pornografico da Internet, era «caduto in una trappola», come se vi fosse stato spinto da quei bambini violentati. Commenta la psichiatra: “Allora il “male” sarebbe nei ragazzini? La pedofilia è “colpa” loro? Temo che questo sia un pensiero non tanto latente in seno alla Chiesa. Psichiatricamente un pensiero interessante però non è un pensiero tanto sano”.
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