Spuntano delle chat che potrebbero ancora una volta far luce sul caso di Emanuela Orlandi, la ragazza scomparsa il 22 giugno 1983 a Roma, mentre rientrava a casa dopo le lezioni di musica. “A settembre dobbiamo far sparire quella roba della Orlandi e pagare i tombaroli. Di questo devi parlare al papa”. È quello che si scrivono, secondo quanto riportato dal quotidiano Domani, gli ex membri di Cosea Francesca Immacolata Chaouqui e monsignor Lucio Vallejo Balda, nei messaggi Whatsapp consegnati ieri alla Commissione bicamerale di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela e Mirella Gregori.
I messaggi
Pietro Orlandi conferma che “in parte” il contenuto dei messaggi da lui consegnati corrisponde a quello pubblicato dal quotidiano. “Le pagine consegnate – spiega sono otto anche se ovviamente non tutte le pagine parlano di Emanuela”.
“Ascoltami bene adesso abbiamo perso la battaglia giornalisti, almeno non sono la soluzione – si legge sul Domani-. Adesso facciamo passare l’estate, io vado a Singapore e capirò di più. quando torno pensiamo a cosa fare e anche il papa sarà più lucido. Buttare tutto per aria e distruggere il Vaticano non ha alcun senso”.
La replica
“Ho presentato Laura Sgrò a Pietro Orlandi nel 2017 quando nel mio libro “Nel nome di Pietro” citai alcuni fatti riguardanti Emanuela. Il contenuto e le circostanze dei messaggi consegnati da Pietro alla Commissione non saranno oggetto di alcun commento da parte mia perchè fanno parte di questioni circa cui sono tenuta al segreto di Stato“. Lo dice Francesca Immacolata Chaouqui in un post sui social dopo che ieri, audito dalla Commissione bicamerale di inchiesta sulle scomparse di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi, Pietro Orlandi ha rivelato che fu lei a consegnargli i messaggi Whatsapp che Chaouqui e monsignor Lucio Vallejo Balda si erano scambiati quando erano entrambi membri della Commissione vaticana Cosea, nel 2013.
“Mi dispiace solo – aggiunge Chaouqui – che il sottofondo non detto sia che qualcuno in Vaticano sappia dove sia Emanuela e non lo dice e non è così. Non conosco dove sia Emanuela e neanche se la pista di Londra sia vera, non ho alcun elemento che possa avvicinare alla verità, se lo avessi e fosse coperto da segreto comunque non lo rivelerei perchè per me la lealtà al Pontefice viene prima di tutto. Quindi inutile coinvolgermi. Se c’è una verità io non la conosco”.
https://www.rainews.it/articoli/2024/05/caso-orlandi-le-chat-tra-chaouqui-e-baldadobbiamo-far-sparire-quella-roba-della-ragazza-2a53660c-1e45-4557-8046-0d59b4c997d5.html
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.