Don Alberto Lucchina, reo confesso di abusi ai danni di una bambina all’epoca infraquattordicene, è stato trasferito dalla parrocchia del quartiere Isola a Milano, all’ex seminario della diocesi ambrosiana di Seveso.
Era stato nascosto dopo il processo canonico, all’insaputa dei parrocchiani che lo ospitavano e della stessa vittima, alla quale al momento della condanna a cinque anni, era stato detto fosse già sospeso da un anno e non più a contatto con minori.
Si scoprì successivamente all’annuncio che era sospeso, dagli stessi parrocchiani, che invece era li, gestiva due parrocchie insieme al fratello Maurizio, anche lui sacerdote, anche lui accusato di abusi sessuali su una donna disabile.
Si apprende che oggi risieda presso l’ex seminario, dove da tempo, da quanto raccontano le fonti, è regolare il domicilio di preti accusati di abusi.
Anche don Mauro Galli e altri, risedettero presso l’ex seminario, spesso accompagnati dalle famiglie, che si rendevano utili alle faccende domestiche.
Op Mi
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