Ansa 25 gen 21 – Enna – “ Con la clausola di riservatezza la vittima di violenza si impegna a non raccontare nulla delle violenze subite e qualora non dovesse tenere fede all’impegno è costretta a restituire i soldi”- Lo dice Francesco Zanardi, presidente di Rete L’Abuso , una ONG con sede a Savona che raccoglie 930 persone vittima di violenza da parte di sacerdoti. La Ong annuncia che si costituirà parte civile in un eventuale processo contro i prete di Enna , accusato di avere violentato un minore. “La nostra organizzazione ha 10 anni di vita. Io stesso sono stato abusato – racconta- dall’età di 10 anni e fino ai 14 anni da un sacerdote che ha violentato, nel mio paese di 5000 persone, 40 bambini”. “Per la nostra esperienza molti abusati denunciato dopo tanti anni. Non è facile fare i conti con delle ferite che cambiano la vita per sempre. La prassi è quella di attingere i soldi per pagare le vittime degli abusi dalle associazioni cattoliche della Diocesi”. Il presidente della Rete L’Abuso, lancia un appello al Papa “ Questo papa ha fatto tante cose buone – ci dice al telefono – ma spesso i suoi cardinali hanno disatteso i dettami della Chiesa. Lo invito a far si che le sue indicazioni, proprio sugli abusi compiuti dai sacerdoti, vengano rispettate”.
Ansa 25 gen 21 – Enna