21-24 Febbraio 2019
INCONTRO MONDIALE DEI VERTICI DELLA CHIESA
«LA REGIA E LE MENZOGNE PER DIFENDERE I PRETI CHE ABUSANO»
PEDOFILIA NEL CLERO – CASO DON GALLI/MONS. DELPINI
Ultimo appello a Papa Francesco
Introduzione:
Il Concordato tra Stato e Chiesa prevede che la Magistratura avvisi prontamente il Vescovo qualora vi sia in corso un procedimento penale nei confronti di un sacerdote della sua Diocesi.
Ma è anche previsto che il Vescovo avvisi il prete stesso ancora prima che riceva l’avviso di garanzia? In Italia vi è questo privilegio per i sacerdoti?
Contenuti e anticipazioni del video:
Nel video vedremo un altro stralcio della “Lettera aperta a Papa Francesco” scritta dai familiari della vittima di un sacerdote e pubblicata sul Fatto Quotidiano on-line il giorno 19.10.2018; vedremo alcuni passaggi del Verbale di sommarie informazioni; vedremo lo stralcio di alcune intercettazioni telefoniche; le Linee Guida della Cei per i casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte di chierici; ascolteremo un audio parte di conversazione tra l’ex parroco e i familiari della vittima; vedremo lo stralcio del Comunicato della Diocesi tutt’ora presente in rete; una lettera scritta dal Cardinale ai familiari della vittima; articoli apparsi sui quotidiani; vedremo passaggi del Motu Proprio “Come una madre amorevole”; e ancora uno pezzo del TgR trasmesso in seguito alla condanna in primo grado del prete.
Spunti di riflessione:
- È parte della “Tolleranza Zero” non avviare alcuna indagine canonica ma avvisare il prete del fatto di essere indagato dalla Magistratura?
Nella vicenda presa come spunto, e che ormai ci accompagna da alcune settimane, vediamo oggi come il Vicario Episcopale dichiari candidamente alla Polizia di aver informato il prete circa una possibile indagine nei suoi confronti, così come di avergli indicato l’avvocato a cui riferirsi per la difesa in Tribunale, dichiarando di non aver alcun contatto diretto con tale avvocato.
Nelle intercettazioni telefoniche predisposte dal PM, vi si riscontra però tutt’altro: l’avvocato stesso lo smentisce.
- Chi mente?
- È moralmente lecito mentire per salvare le apparenze?
Analizzando le Linee Guida della Cei scopriamo che sarebbe obbligatorio l’avvio dell’Indagine Previa…
- È “Tollerabile” che un Vescovo/Vicario Episcopale non segua nemmeno le Linee Guida della Conferenza Episcopale del paese in cui svolge il suo ministero?
- È prassi che le indagini canoniche prendano avvio solo se vi è una denuncia penale, ovvero il rischio di uno “scandalo”? È anche questa prassi della “Tolleranza Zero” nella lotta alla pedofilia?
Anche il Parroco, colui che ha saputo tra i primi del presunto abuso sessuale, conferma di aver avvisato SUBITO il Vescovo/Vicario Episcopale!
- E quali decisioni ha preso la Diocesi, nella persona del Vicario Episcopale (poi promosso da Papa Francesco a Vescovo di una importante Diocesi)? Ha semplicemente spostato il prete in un’altra parrocchia ad occuparsi ancora di minori…
Nel Comunicato della Diocesi, il Vicario Episcopale stesso conferma di aver saputo da subito che il prete aveva portato nel suo letto il minore.
- Perché Papa Francesco non prende provvedimenti nei confronti del Vicario Episcopale che ha insabbiato? Perché lo ha invece promosso? Tolleranza Zero verso chi?
Il cardinale scrive ai familiari di aver sospeso in via cautelativa il sacerdote… poi il prete stesso finisce su tutti i giornali perché, mentre in realtà continuava indisturbato a fare il sacerdote salva un bambino abbandonato!
- Fino a che punto le menzogne reggeranno?
- Quando il coraggio della verità?
- Quando il Papa sarà coerente?
Per approfondire:
La scorsa settimana abbiamo affrontato il tema “LO STESSO LEGALE DELLA DIOCESI SCREDITA IL VESCOVO”, mentre la prossima settimana parleremo del seguente argomento: “L’ESTREMO TENTATIVO DI ALTERARE LA VERITA’”, ovvero ….
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.