Giovanni Ciolina/SAVONA «Una commissione d’inchiesta indipendente e imparziale per esaminare tutti i casi di abuso sessuale di bambini da parte di personale religioso della chiesa cattolica». È uno dei passaggi più importanti e delicati del documento emesso il 7 febbraio scorso dal Comitato Onu per i diritti dell’infanzia e della adolescenza sul tema degli abusi sessuali da parte di personale religioso. Una tematica sulla quale l’organo con sede a Ginevra ha espresso preoccupazione «anche per il basso numero di indagini e azioni penali da parte della magistratura italiana».
Ma la commissione d’inchiesta non è la sola richiesta dell’Onu al Governo Italiano in tema di pedofilia sollevato a metà gennaio anche e soprattutto dalla Rete l’Abuso e dal legale Mario Caligiuri che l’assiste. Tra gli altri suggerimenti del Comitato Onu all’Italia c’è infatti anche quella di «rendere obbligatorio per tutti, anche per il personale religioso della Chiesa cattolica, la segnalazione di qualsiasi caso di presunta violenza su minori alle autorità competenti». «Non posso che essere soddisfatto di quanto stabilito dagli organismi Onu a difesa dei bambini e soprattutto dei minori abusati dai preti – sottolinea il presidente Francesco Zanardi – Ci siamo battuti a tutela di chi ha bisogno e stanno arrivando i primi frutti». In due occasioni Francesco Zanardi e il legale romano Caligiuri si sono recati a Ginevra con uno speciale report sulla pedofilia nella Chiesa e in particolare «sulla possibilità che gli appartenenti al clero non scontino le loro pene nelle carceri,ma in strutture apposite e dalle quali possono entrare e uscire liberamente» ha aggiunto Zanardi. Pedofilia e Chiesa è un binomio dal quale le due diocesi della provincia di Savona non sono andate esenti.
Sono molti i casi sollevati negli anni scorsi anche e non solo dalla Rete l’Abuso che hanno coinvolto preti locali in inchieste giudiziarie. E proprio sull’esperienza vissuta a Savona, Zanardi è andato alle Nazioni Unitedi Ginevra. «Le raccomandazioni del Comitato Onu peri diritti dell’infanzia sono arrivate più dall’inerzia che dal silenzio dello Stato Italiano» sono le uniche parole dell’avvocato Mario Caligiuri. Indubbiamente il Comitato sembra aver ascoltato seriamente la posizione dell’associazione italiana a difesa delle vittime di pedofilia, tanto che le istanze italiane sono state illustrate all’assemblea da uno dei membri, lo spagnolo Jorge Cardona.
Tra i tanti aspetti da affrontare c’è poi la revisione della Convenzione di Lanzarote in modo «da garantire che non escluda il volontariato, compreso il personale religioso della Chiesa cattolica,dai suoi strumenti di prevenzione e protezione. Alla luce della presunta inerzia del governo italiano e delle raccomandazioni dell’Onu, il savonese Zanardi è intenzionato a riproporre un’interpellanza in Senato attraverso il rappresentante grillino, Matteo Mantero.
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