21-24 Febbraio 2019
INCONTRO MONDIALE DEI VERTICI DELLA CHIESA
«LO STESSO LEGALE DELLA DIOCESI SCREDITA IL VESCOVO»
PEDOFILIA NEL CLERO – CASO DON GALLI/MONS. DELPINI
Ultimo appello a Papa Francesco
Introduzione:
Dormire con un minore non è una “leggerezza” ma un atto gravissimo che compromette la “carriera pastorale”: anche per il Diritto Canonico. Gli esperti si esprimono in Tribunale. Se è un atto gravissimo dormire con un minore, cosa sarà abusare di lui sessualmente?
Contenuti e anticipazioni del video:
Nel video vedremo ancora un pezzo della “Lettera aperta a Papa Francesco” scritta dai familiari della vittima di un sacerdote e pubblicata sul Fatto Quotidiano on-line il giorno 19.10.2018; vedremo lo stralcio di un Verbale di udienza in Tribunale; alcuni passaggi del Verbale di sommarie informazioni; ascolteremo un audio tratto da un incontro tra un monsignore e la famiglia di una vittima (agli atti in Tribunale e in possesso anche della Congregazione della Dottrina della Fede); vedremo lo scritto dell’omelia di Papa Francesco del 7.7.14; infine alcuni articoli di giornale.
Spunti di riflessione:
Abusare sessualmente di un minore è un crimine riconosciuto dal nostro Ordinamento Giuridico, è un reato per il quale il Tribunale spesso riconosce delle aggravanti.
Nel caso che stiamo seguendo, abbiamo anche il parere autorevole di un avvocato esperto in Diritto Canonico che si esprime durante un’udienza in Tribunale, nell’esercizio della difesa del prete. Dichiara di essere da 15 anni il consulente della Diocesi e di svolgere anche attività di formazione con i seminaristi: a tutti spiega che “dormire con un minore è una cosa gravissima, è una grave violazione della condotta morale. Queste cose sono di una gravità inaudita: un sacerdote non deve neanche dormire nella stessa stanza con un ragazzo, figuriamoci nello stesso letto! Non è una “leggerezza”!”
- Possibile che un Vescovo/Vicario non sappia che “dormire con un minore” è una cosa da non fare e che, tra l’altro, prevede sanzioni canoniche molto severe?
- Possibile che questo stesso Vescovo/Vicario, pur avendo avuto la dichiarazione del prete stesso, ovvero l’ammissione di aver dormito con il minore, non abbia in alcun modo approfondito o preso provvedimenti canonici?
- Possibile che questo stesso Vescovo/Vicario non abbia avviato nessuna Indagine canonica?
Come agiscono i Vescovi che vengono a conoscenza di presunti abusi sessuali compiuti da sacerdoti della propria Diocesi?
- Nella vicenda che stiamo utilizzando come esempio, vediamo che il monsignore stesso dichiara alle Forze dell’Ordine di essere stato subito avvisato di un presunto abuso sessuale. E cosa avrebbe fatto? Non ha avviato nessuna indagine canonica, non ha denunciato il prete, ha spostato il prete (decidendo in un tempo brevissimo di 15 giorni) in un’altra Parrocchia ancora con i minori…
- È questa la prassi?
Il Papa dichiara che “non c’è posto nella Chiesa per chi abusa e per chi insabbia…”. Eppure il Papa stesso sapeva tutto di questa vicenda: i familiari della vittima hanno scritto più e più volte in Vaticano…
- Possibile che persino il Papa passi sopra alle vittime scegliendo di sacrificare i bambini per salvaguardare i Vescovi?
- È questo il concreto della “Tolleranza Zero” nella lotta alla pedofilia?
- Perché i vertici della Chiesa preferiscono salvare le apparenze?
- Il Popolo di Dio, tutti i cattolici, approvano e condividono questo comportamento? Nessuno dice nulla?
Per approfondire:
La scorsa settimana abbiamo affrontato il tema “MOLTI NELLA GERARCHIA SANNO MA PREFERISCONO L’AMBIGUITA’” (clicca qui), mentre la prossima settimana parleremo del seguente argomento: “LA REGIA E LE MENZOGNE PER DIFENDERE I PRETI CHE ABUSANO”, ovvero come l’arte di arrampicarsi sui vetri è costretta ad utilizzare mezzi moralmente molto discutibili.
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