Testo biografico scritto da una componente dello staff di Rete L’ABUSO di cui è presidente Francesco Zanardi al fine di far conoscere la drammatica vicenda personale di questa ennesima vittima della pedofilia clericale.
Il testo denuncia i gravi limiti della legislazione italiana in tale materia poiché alcuni articoli del concordato craxiano del 1984 “hanno contribuito e contribuiscono a mantenere in piedi il muro di segretezza, omertà e complicità” a favore del religioso pedofilo.
Anche in altre sfortunate nazioni succube del clericalismo si sono verificate “tragiche vicende di pedofilia clericale”, ad esempio l’Irlanda: i preti degenerati in preda a tale malefico vizio sarebbero fra il 4 e il 6% del totale dei sacerdoti.
Si racconta la perversione patologica di uno squallido prete savonese che abusò di decine di ragazzini dal 1980 con la complicità diocesana. Gli consentirono perfino di aprire una comunità alloggio per minori!
Francesco, dopo anni di abusi clericali e altre vicissitudini personali, diventa un riferimento nazionale e internazionale per tutti gli abusati dai preti pedofili. Il suo pensiero in tale scottante materia è il seguente: “alla chiesa, malgrado la falsa indignazione, non importa nulla delle sue vittime” men che mai risarcirle. A tal fine, tramite i soliti politici complici, si è fatta fare su misura delle norme del codice civile che impedirebbero ogni suo obbligo risarcitorio. Comunque Francesco Zanardi è stato ricevuto dalla Camera dei deputati nel 2019, forse qualcosa si muove sul modello USA, dove alcune diocesi sono finite in bancarotta per colpa dei preti pedofili!
Il testo è corredato da foto e documenti relativi alla pedofilia ecclesiastica che talora sfocia nel suicidio, sia delle vittime che del prete maniaco sotto processo.
Concludendo, la testimonianza dell’avvocato Mario Caligiuri di Roma, inserita nel testo, comprova l’evidente disparità di trattamento fra le vittime e i preti pedofili durante i procedimenti diocesani.
Ciò prova ulteriormente che la pedofilia ecclesiastica è favorita indirettamente dal diritto canonico e quindi dai papi stessi, firmatari di ogni legge in materia giuridica cattolica.
Pierino Marazzani, agosto 2020
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