Grande imbarazzo nella Curia di Salerno, a causa di quello che si annuncia come uno scandalo che intreccia il misticismo di persone in buona fede a rapporti sessuali omosessuali tra un sedicente veggente stimmatizzato con un ragazzo del Sud America. Quest’ultimo racconta di essere stato molestato dal veggente in più riprese.
Mentre l’accusato si è sempre difeso raccontando di essere stato calunniato per secondi fini e di essere estraneo ai fatti. Il giovane, però, ha raccolto video e messaggi scambiati con l’uomo di Montecorvino e li ha pubblicati su Facebook, inondando il web da mesi, e inviando i messaggi soprattutto alle persone che da sempre seguivano il veggente nei suoi incontri di preghiera. Il giovane non si è fermato a questo. Ha raccolto testimonianze di altre presunte vittime, che affermano di avere subito molestie dal presunto veggente e ha consegnato tutto il dossier all’arcivescovo di Salerno Tra le testimonianze-accuse c’è anche quella di un uomo di Castellammare di Stabia che dice di avere ricevuto dalla figlia la confessione di essere stata molestata sempre dal veggente, quando si incontravano in famiglia. Nel febbraio dello scorso anno si parlò di questo fruttivendolo sotto i 50 anni, sposato e con due figli, che ad ogni Quaresima viveva sul suo corpo le ferite della Passione di Cristo. Il sindaco di Montecorvino e anche un sacerdote molto rispettato a Cava dei Tirreni, don Gennaro Lo Schiavo (nella foto), rettore del santuario della Madonna dell’Avvocatella, che era il direttore spirituale di Giulio Massa lo difese.
Ma ora l’Arcivescovo ha vietato le uscite in pubblico del presunto veggente e proprio don Gennaro ne ha dato notizie ai fedeli raccontando ogni cosa dall’altare. Il presunto mistico non è mai stato ripreso dalle tv, ma era possibile dialogare con lui mediante Facebook, il socialnetwork sul quale pubblicava le foto delle sue ’’stimmate’’, preghiere, presunti messaggi che affermava di ricevere dalla Madonna e da Gesù, durante le sue estasi. Poi lacrimazioni di sangue e di olio da una statua della Madonna e di un Crocifisso che si trovano nella sua casa. Proprio il video della lacrimazione di sangue e l’essudazione di olio dalla statua della Madonnina, pubblicato dal fruttivendolo sul suo profilo Facebook, fece gridare al miracolo circa un anno fa, a febbraio del 2017. Sulla genuinità dei fenomeni non si è mai pronunciata la Curia di appartenenza, ma il presunto veggente – che aveva un grande seguito di fedeli – era stato accolto a pregare sull’altare durante il Cenacolo di preghiera mensile, e veniva seguito da don Gennaro Lo Schiavo, all’Avvocatella a Cava de’ Tirreni. Ma ora don Gennaro Lo Schiavo, non può più tacere e ha dato l’annuncio choc ai fedeli: «L’Arcivescovo mi ha convocato e mi ha detto che gli sono arrivate prove certe sul caso di Giulio Massa, con video e foto dall’estero e da varie parti d’Italia. Lo stesso presunto veggente mi ha scritto un messaggio giorni fa in cui riconosce i suoi sbagli chiedendo perdono pubblicamente. I Cenacoli si continueranno a fare in riparazione dei Sacratissimi cuori di Gesù e Maria e preghiamo anche per la sua conversione. Vi chiedo solo silenzio e preghiera»
https://www.lavocedellanazione.it/scandalo-campania-prete-veggente-accusato-molestie-sessuali/
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.