Loano (SV). La Curia vescovile di Albenga difende don Renato Giaccardi, il parroco condannato per prostituzione minorile e finito al centro delle polemiche da parte di alcuni parrocchiani loanesi per la sua presenza nella chiesa della Madonna di Loretta, la chiesetta al porto soggetta a dei lavori di restyling, dove il prete risiede da ormai tre anni. “Troppo clamore per nulla…” taglio corto la Diocesi, che aveva deciso il trasferimento del parroco che era stato arrestato durante il suo sacerdozio a Mondovì nel luglio del 2005.
In realtà i vicini della chiesa loanese e qualche parrocchiano sapeva bene, e da tempo, della presenza di don Giaccardi, ma per altri la notizia è stata scoperta solo da poco, scatenando le proteste di alcune mamme, genitori e frequentatori della chiesa che hanno chiesto il trasferimento del prete.
“Il fatto, singolo e circoscritto, ammesso subito da don Giaccardi, riprovevole e doloroso in se stesso, ancor più perché coinvolse un sacerdote, non giustifica però l’odierno clamore mediatico, diversi anni dopo la fine della vicenda. Nulla, inoltre, fu accertato allora dall’Autorità giudiziaria che giustifichi oggi allarme o preoccupazione” dice la Curia.
“Don Giaccardi in quel luogo dimora, nei locali annessi al Santuario; non è pervenuta all’Autorità diocesana lamentela alcuna sulla sua condotta personale, né sulla sua presenza presso il santuario” aggiunge la Curia, che parla di uno “scandalo montato senza ragione alcuna”. Smentita da parte della Diocesi anche su una richiesta formale di trasferimento del parroco.
http://www.ivg.it/2014/06/loano-prete-condannato-per-abusi-su-minori-la-curia-difende-don-giaccardi-tanto-clamore-per-nulla/
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.