Dopo averlo violentato quand’era bambino, ora la chiesa sbatte in mezzo a una strada Francesco Zanardi, reo di essersi fatto portavoce delle vittime della pedofilia clericale e non.
Belve. Solo così Vi si può chiamare, uomini di Dio, che contravvenite ad ogni preghiera, che esercitate il vostro squallido potere per violentar bambini orfani e inconsapevoli.
Poi gli offrite una casa quando son grandi, sperando nel loro silenzio sotto ricatto. e se non funziona, via! In strada. Mobili, computer, ristrutturazioni fatte con amore e con la speranza di un futuro sereno, alle ortiche. Belve.
Verranno rimessi a Voi i vostri debiti, come e peggio li rimettete a coloro che indegnamente ritenete vostri debitori, dopo aver sfondato la loro giovinezza e la loro malposta ingenuità.
Ragazzi che vi hanno consegnato la loro innocenza per perderla nell’angosciosa penombra di una sacrestia o di qualche appartamento.
A Voi che con paramenti sacri predicate l’amore e la pace.
Belve! Lasciate stare Francesco Zanardi, ‘che la vita gliela avete rovinata a sufficienza. Inginocchiatevi, anche in privato, chiedete scusa, e lasciate che negli anni a venire sotto il tetto che gli concederete, perchè lo farete se siete anche solo Cristiani, possa finalmente ritrovare un po’ di quella serenità rubata dalle vostre turpi abitudini pedofile e pederastiche che fate finta da secoli di non vedere.
Se no sarete belve, e nessuno vi salverà, nemmeno i Vostri fregi e le Vostre cariche.
Così sia spero, Gesu mio.
Mario Molinari