Malgrado giacciano ancora impolverate – la prima dal 2010, la seconda dal 2017 – sugli scaffali della Camera le interrogazioni parlamentari presentate dall’Onorevole Maurizio Turco e dall’onorevole Matteo Mantero, Stefania Ascari prova nuovamente a toccare l’enorme problema italiano dei minori abusati, in particolare da sette e in ambito religioso.
Lo fa con una nuova interrogazione depositata il 15 novembre 2024 rivolta a PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI; MINISTERO DELL’INTERNO; MINISTERO DELLA GIUSTIZIA; MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ai quali chiede:
Al Ministro dell’interno, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
in tutto il mondo esistono comunità di fede che forniscono risorse, sostegno e opportunità ai soggetti maggiormente vulnerabili, rivestendo un ruolo significativo anche nella protezione dei minori;
altre istituzioni religiose sono tuttavia annoverate tra le organizzazioni formali in cui risultano gravi carenze nelle politiche di salvaguardia, abusi psicologici e sessuali sistematici verso i bambini e insabbiamenti delle accuse;
in data 1o novembre 2024, l’Ansa ha riferito che una inchiesta della Procura di Firenze ha condotto all’incriminazione di un testimone di Geova accusato di abusi sessuali reiterati contro 7 bambine. Le violenze, protrattesi per 4 anni, avrebbero avuto inizio nel 2014 all’interno della Sala del Regno;
con un comunicato stampa la confessione religiosa ha reso noto di ignorare la vicenda e di avere espulso l’affiliato nel 2018;
secondo fonti governative estere e di stampa, i Testimoni di Geova sarebbero stati oggetto di plurime inchieste di autorità governative di Stati esteri che avrebbero concordemente rilevato, tra l’altro, le inadeguatezze delle procedure e politiche interne di tutela dei minori, la tendenza a non incentivare le denunce, l’occultamento di vicende di abusi e pedofilia, la mancata collaborazione con le autorità, nonché gravi casi di vittimizzazione secondaria;
nei Paesi Bassi dove la confessione si sarebbe opposta all’invito di istituire una indagine interna sui casi di abusi in danno di minori, la Camera dei deputati avrebbe commissionato ai ricercatori dell’Università di Utrecht tale studio. Le pesanti conclusioni della relazione, resa pubblica nel gennaio 2020, sarebbero in linea con quanto emerso nelle inchieste governative;
la recente indagine della Commissione reale neozelandese, oltre a confermare analogamente le risultanze delle altre commissioni governative, avrebbe evidenziato che l’interrogatorio di bambini e giovani vittime di abusi sessuali condotto dai membri del cosiddetto comitato giudiziario interno dei Testimoni di Geova, si sarebbe configurato come «inappropriato ed emotivamente e psicologicamente violento»;
per istituire un comitato giudiziario in caso di abusi, i Testimoni di Geova di tutto il mondo, si avvarrebbero della regola scritturale dei «due testimoni» secondo cui una segnalazione di abusi è ritenuta attendibile solo laddove vi siano almeno due testimoni oculari del fatto;
benché la religione sostenga che la regola disciplini unicamente questioni di natura ecclesiastica, le citate inchieste governative avrebbero rilevato che applicata a contesti di abuso su minori, avrebbe contribuito a falsificare la realtà, aumentato il rischio del crimine e generato ulteriore sofferenza alle vittime;
anche nel nostro Paese gli organi di informazione avrebbero più volte riferito in merito a vicende di abusi e insabbiamenti in seno alla confessione, confermate da ex anziani di congregazione che presiedevano tali comitati giudiziari, senza tuttavia alcuna attenzione da parte istituzionale –:
se non ritengano necessario e urgente, per quanto di competenza, adottare iniziative volte ad approfondire i fenomeni descritti in premessa;
se e quali iniziative, per quanto di competenza, i Ministri interrogati intendano eventualmente adottare per fronteggiare il grave fenomeno degli abusi su minori in contesti religiosi.
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