(L.B., R. C. – a cura Redazione “Il sismografo”) Sono stati necessari 6 anni perché la Chiesa francese e il Vaticano arrivassero a una sentenza definitiva nel caso del sacerdote psichiatra Tony Anatrella (oggi 81 anni) accusato di reati sessuali molto gravi contro adulti in difficoltà psicologica tra cui una persona minorenne al momento dei fatti. Il presbitero era sotto processo dal febbraio 2017 ma le prime accuse e denunce contro di lui sono del 2001 e successivamente del 2006. Ora, questo famigerato prete, ritenuto per anni grande esperto della Chiesa, titolare di rilevanti responsabilità, presentato come pastore moralmente e scientificamente indiscutibili anche per i suoi numerosi libri e conferenze in giro per il mondo, dovrà in pratica vivere nel riserbo totale e in preghiera.
Il presbitero ovviamente non può neanche esercitare le sue professioni di psichiatra e psicoterapeuta all’interno delle quali sono stati eseguiti moltissimi abusi sessuali nonché di autorità e di coscienza.
Padre T. Anatrella, secondo il verdetto di pochi giorni fa, resta sacerdote ma di fatto non può esercitare il suo ministero poiché è sottoposto a moltissimi divieti e in sostanza può celebrare solo l’eucaristia (in privato) secondo informazioni confermati in un comunicato della diocesi di Parigi.
Padre T. Anatrella, secondo il verdetto di pochi giorni fa, resta sacerdote ma di fatto non può esercitare il suo ministero poiché è sottoposto a moltissimi divieti e in sostanza può celebrare solo l’eucaristia (in privato) secondo informazioni confermati in un comunicato della diocesi di Parigi.
Nel 2017 le autorità ecclesiastiche informarono che Anatrella era stato sospeso da ogni incarico pastorale alla fine del processo canonico per gli abusi sessuali perpetrati sui suoi pazienti. Poi Anatrella presentò ricorso. Quindi il verdetto ultimo è un totale rifiuto di questa richiesta con eccezione dello stato sacerdotale che resta. In passato si era parlato di una possibile perdita dello stato clericale.
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– P. Anatrella al Simposio vaticano sul sacerdozio: in quanto sacerdote si è registrato come semplice partecipante (R. C. . a cura Redazione “Il sismografo”)
– Mons. Tony Anatrella, abusatore seriale nascosto dietro la professione di psicoterapeuta, in Vaticano perché iscritto al Simposio sul sacerdozio. Un’offesa insopportabile. Ora abbiamo i “professionisti dell’anti pedofilia”? (L.B. – R.D. – a cura Redazione “Il sismografo”)
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– P. Anatrella al Simposio vaticano sul sacerdozio: in quanto sacerdote si è registrato come semplice partecipante (R. C. . a cura Redazione “Il sismografo”)
– Mons. Tony Anatrella, abusatore seriale nascosto dietro la professione di psicoterapeuta, in Vaticano perché iscritto al Simposio sul sacerdozio. Un’offesa insopportabile. Ora abbiamo i “professionisti dell’anti pedofilia”? (L.B. – R.D. – a cura Redazione “Il sismografo”)
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La scheda Wikipedia sul caso Anatrella riporta queste informazioni: “Tony Anatrella, presbitero cattolico della diocesi di Parigi, è psicanalista, psicoterapeuta e specialista in psichiatria sociale. Vive a Parigi, dove ha insegnato alla libera Facoltà di filosofia e di psicologia di Parigi (IPC) e al Collège des Bernardins. È stato consultore del Pontificio consiglio per la famiglia e del Pontificio consiglio per la salute, membro della Commissione internazionale di inchiesta su Međugorje presso la Congregazione per la dottrina della fede e professore invitato presso l’Istituto Giovanni Paolo II di Roma.
Ha pubblicato molte opere tradotte in diverse lingue. In Italia la sua notorietà come scrittore in ambito cattolico è cresciuta a partire dal 2003, quando ha pubblicato il testo “Il mondo dei giovani: chi sono? Che cosa cercano?”, in preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù a Colonia.” (…) “Il primo ad aver accusato Anatrella fu, nel 2001, un ex seminarista, Daniel Lamarca, che si era rivolto a lui nel 1987, per “curare” la propria omosessualità. Anatrella, secondo il racconto di Lamarca, gli spiegò che lui “non era realmente omosessuale” e che “avrebbe potuto superare la sua condizione attraverso una terapia” in cui, tra le altre cose, Anatrella lo avrebbe masturbato.
Altre accuse simili incominciarono ad avanzare sui giornali nel 2006, ma in nessun caso coinvolgevano minorenni e per questo motivo le autorità giudiziarie non intervennero immediatamente.Nel maggio del 2016 l’arcivescovo di Parigi, cardinale André Vingt-Trois ha precisato di “non poter agire sulla base di dichiarazioni anonime e indirette” (nonostante le denunce di Daniel Lamarca) e ha diffuso una nota per invitare coloro che ritengono di essere stati vittime di abusi sessuali da parte di monsignor Tony Anatrella, a presentare all’Autorità ecclesiastica una formale denuncia contro il prelato.”
https://ilsismografo.blogspot.com/2023/01/francia-sentenza-definitiva-contro-il.html