Il dipinto è in via Gregorio VII, vicino al Vaticano e mostra l’alto prelato, che è in attesa di appello, in manette e con le mani giunte, mentre dietro di lui spunta l’ombra nera di Satana
Il cardinale australiano George Pell in manette e con le mani giunte e dietro di lui un grande diavolo nero. È il murales apparso a Roma in via Gregorio VII, vicino al Vaticano. Il cardinale, ex Prefetto dell’Economia vaticana, è in carcere in Australia. È stato condannato nel dicembre scorso per pedofilia ai danni di due bambini di 13 anni. Ora è in attesa del verdetto di appello.
La vicenda giudiziaria in Australia
Pell, 77 anni, prefetto della Segreteria Economica vaticana dal 2014, chiamato da Francesco nel 2013 a far parte del Consiglio dei cardinali – i più stretti collaboratori del Papa -, è l’esponente di grado più alto nella Chiesa cattolica mai indagato per un reato di abuso sessuale. Si era «autosospeso» dall’incarico nel giugno 2017 e il Papa gli aveva «concesso un periodo di congedo per potersi difendere» e tornare in Australia per affrontare il processo. Il giorno dopo la condanna era stato estromesso dal Consiglio, ufficialmente per «ragioni di età». Il cardinale si è sempre dichiarato innocente: «Considero l’idea stessa di abuso sessuale un crimine orribile. Mi si accusa di atti vili e disgustosi che vanno contro tutto ciò in cui credo». Gli abusi sarebbero avvenuti in una stanza sul retro della Cattedrale di San Patrizio, a Melbourne alla fine del 1996, mentre i fedeli uscivano dopo la Messa. I due ragazzini avevano 13 anni e facevano parte del coro della Cattedrale. L’avvocato difensore del cardinale ha detto in tribunale che l’accusa era inverosimile perché «solo un pazzo si sarebbe comportato così in un luogo pubblico».
https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/19_agosto_13/roma-murale-col-cardinale-pell-condannato-pedofilia-diavolo-6a4f6622-bddd-11e9-88cc-58d8f24ec1cd.shtml
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