Il mistero dura ormai da 36 anni: per qualsiasi risposta definitiva, comunque, bisognerà attendere lʼesito dei futuri esami del Dna
Sono 36 anni che Pietro Orlandi cerca la sorella Emanuela a Roma. Le speranze sono ora riposte nella riapertura, in programma oggi, di due tombe nel Cimitero Teutonico in Vaticano. “In questo senso quello che accadrà lo considero una svolta, perché è una presa di posizione completamente diversa e positiva. Forse hanno capito che è il momento di fare qualcosa in più, di chiarire per quello che sanno” ha dichiarato Pietro, arrivato poco dopo le 7.30 in Vaticano accompagnato dal proprio legale.
Figlia di un commesso della prefettura della casa pontificia, Emanuela Orlandi scomparve il 22 giugno 1983, a soli 15 anni. Da allora rappresenta uno dei casi più oscuri della storia italiana e vaticana. Le tombe che verranno riaperte oggi appartengono a due principesse. Emanuela scomparve dopo una lezione di musica alla scuola in Piazza Sant’Apollinare a Roma, non lontano dal Senato.
Il “teatro” dell’apertura di due tombe sarà il piccolo Cimitero Teutonico all’interno delle mura vaticana. Dopo le segnalazioni della famiglia di Emanuela Orlandi, la magistratura vaticana ha infatti disposto l’apertura dei due sepolcri per verificare se la ragazza possa essere stata sepolta, come indicava una lettera anonima, in quel luogo. Le operazioni, che potrebbero durare diverse ore, prevedono una prima verifica morfologica sulle ossa dalle quali si potrebbe ricavare una prima datazione approssimativa. Poi, comunque, verranno fatti i prelievi per l’esame del Dna.
https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/caso-emanuela-orlandi-oggi-si-aprono-due-tombe-in-vaticano_3219484-201902a.shtml?fbclid=IwAR3kkGM6zVuVFzznQP7Dr9QD-sLWLtZGZPgHmYvykPpCy8m4S55Z0Jxjg2Y
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