• DATACENTER
  • MailCloudServer
  • Sviluppo Local
  • Sviluppo Web
  • Interno
  • D.O.C. cl
  • UN Login
  • Webmail
  • Webmail PEC
Rete L'ABUSO
DONA
sabato 24 Maggio 2025
  • L’Associazione
    • CHI SIAMO – Da dove nasce la rete e perchè
    • Contatti e uffici
    • Gli autori del blog
    • Il punto della Rete L’ABUSO
    • Volantini e materiale informativo
    • Tesseramento
    • DONA e sostieni il nostro costante impego
      • Adotta la salute dei minori, sostieni Rete L’ABUSO
    • Sostieni le vittime con il tuo 5Xmille
    • Storie – Lettere di vittime e lettori
    • Istanze Istituzioni
    • Sportelli legali regionali
      • Gratuito patrocinio per le vittime
      • Cosa NON deve fare una vittima
      • Violazione dei diritti nei processi canonici
    • Sportelli terapeutici regionali
    • #AllSurvivorsDay – Giornata dei sopravvissuti
      • Trauma dell’abuso
      • Vissuti emotivi
    • Approfondimenti
      • Informazioni
      • #CEI-Comic
    • Libri
  • COORD. Famiglie
    • Comunicati – Coordinamento
  • Le notizie
    • Nella TUA REGIONE
      • Abruzzo – Molise
      • Basilicata
      • Calabria
      • Campania
      • Emilia Romagna
      • Lazio
      • Liguria
      • Lombardia
      • Marche
      • Piemonte
      • Puglia
      • Sardegna
      • Sicilia
      • Toscana
      • Triveneto
      • Umbria
    • L’archivio storico del portale
    • Mondo
    • Città del Vaticano
    • Scout
    • Rubrica di approfondimento di Federico Tulli
    • Sala Stampa
  • L’Osservatorio
    • Senza fare nomi – Sondaggio anonimo
    • Azioni e omissioni – Qui il nostro report dal 2010
    • Istanze alle Istituzioni
    • ONU – C.R.C
    • Tesi laurea
  • Spotlight Italia – Database
    • Annuario dei casi – iCODIS
    • Dati regionali divisi per province – iCODIS
    • I dati regionali di sopravvissuti e offender – iCODIS
    • Le Diocesi italiane non sicure – iCODIS
    • Database degli abusi sessuali nel clero italiano – iCODIS
    • Senza fare nomi – Sondaggio anonimo – iCODIS
    • Gli insabbiatori dei casi italiani – iCODIS
    • Comunità di recupero per sacerdoti – iCODIS
    • iCODIS Platform – STAFF Only
      • iCODIS – Inserimento offender e survivors
      • iCODIS – Moduli e posta
      • iCODIS – Inserimento dati
      • iCODIS Platform – Consistency Testing platform
  • Panchina viola
  • MEDIACENTER
    • Interviste
    • Incontri pubblici
    • Eventi
    • TV e programmi radio
    • Film
    • Docu-film
    • Podcast
      • SPECIALI – Podcast
      • APPROFONDIMENTI – Podcast
        • Spotify – iPodcast
      • Rete L’ABUSO NEWS – Podcast
        • Spotify – TG News
      • Rubrica di approfondimento di Federico Tulli
        • Spotify – Approfondimento Federico Tulli
No Result
View All Result
  • L’Associazione
    • CHI SIAMO – Da dove nasce la rete e perchè
    • Contatti e uffici
    • Gli autori del blog
    • Il punto della Rete L’ABUSO
    • Volantini e materiale informativo
    • Tesseramento
    • DONA e sostieni il nostro costante impego
      • Adotta la salute dei minori, sostieni Rete L’ABUSO
    • Sostieni le vittime con il tuo 5Xmille
    • Storie – Lettere di vittime e lettori
    • Istanze Istituzioni
    • Sportelli legali regionali
      • Gratuito patrocinio per le vittime
      • Cosa NON deve fare una vittima
      • Violazione dei diritti nei processi canonici
    • Sportelli terapeutici regionali
    • #AllSurvivorsDay – Giornata dei sopravvissuti
      • Trauma dell’abuso
      • Vissuti emotivi
    • Approfondimenti
      • Informazioni
      • #CEI-Comic
    • Libri
  • COORD. Famiglie
    • Comunicati – Coordinamento
  • Le notizie
    • Nella TUA REGIONE
      • Abruzzo – Molise
      • Basilicata
      • Calabria
      • Campania
      • Emilia Romagna
      • Lazio
      • Liguria
      • Lombardia
      • Marche
      • Piemonte
      • Puglia
      • Sardegna
      • Sicilia
      • Toscana
      • Triveneto
      • Umbria
    • L’archivio storico del portale
    • Mondo
    • Città del Vaticano
    • Scout
    • Rubrica di approfondimento di Federico Tulli
    • Sala Stampa
  • L’Osservatorio
    • Senza fare nomi – Sondaggio anonimo
    • Azioni e omissioni – Qui il nostro report dal 2010
    • Istanze alle Istituzioni
    • ONU – C.R.C
    • Tesi laurea
  • Spotlight Italia – Database
    • Annuario dei casi – iCODIS
    • Dati regionali divisi per province – iCODIS
    • I dati regionali di sopravvissuti e offender – iCODIS
    • Le Diocesi italiane non sicure – iCODIS
    • Database degli abusi sessuali nel clero italiano – iCODIS
    • Senza fare nomi – Sondaggio anonimo – iCODIS
    • Gli insabbiatori dei casi italiani – iCODIS
    • Comunità di recupero per sacerdoti – iCODIS
    • iCODIS Platform – STAFF Only
      • iCODIS – Inserimento offender e survivors
      • iCODIS – Moduli e posta
      • iCODIS – Inserimento dati
      • iCODIS Platform – Consistency Testing platform
  • Panchina viola
  • MEDIACENTER
    • Interviste
    • Incontri pubblici
    • Eventi
    • TV e programmi radio
    • Film
    • Docu-film
    • Podcast
      • SPECIALI – Podcast
      • APPROFONDIMENTI – Podcast
        • Spotify – iPodcast
      • Rete L’ABUSO NEWS – Podcast
        • Spotify – TG News
      • Rubrica di approfondimento di Federico Tulli
        • Spotify – Approfondimento Federico Tulli
No Result
View All Result
Rete L'ABUSO - Associazione sopravvissuti agli abusi sessuali del clero
No Result
View All Result
Home Mondo

Odissea Pell, possibili scenari. Il Papa intanto lo sospende e gli vieta il contatto con minori

Rete L'ABUSO by Rete L'ABUSO
27 Febbraio 2019
in Mondo
Reading Time: 6 mins read
A A
Share on FacebookShare on TwitterShare on LinkedinShare on WhatsappShare on TelegramShare on EmailQR code

Il 27 febbraio l’udienza di comparizione nel tribunale di Victoria, i legali annunciano ricorso alla sentenza che vede il cardinale «colpevole» di cinque capi d’accusa. L’arcivescovo Coleridge sotto indagine per presunti insabbiamenti 

Potrebbe interessarti

Prevost e soci, i coinvolti negli abusi sessuali non vanno votati

Prevost e soci, i coinvolti negli abusi sessuali non vanno votati

7 Maggio 2025
Preti pedofili coperti: ombre su Prevost, il cardinale che sceglie i vescovi

Preti pedofili coperti: ombre su Prevost, il cardinale che sceglie i vescovi

17 Settembre 2024

Il coro delle voci bianche, le ombre sul fratello di Ratzinger

4 Luglio 2020
Load More
SALVATORE CERNUZIO
CITTÀ DEL VATICANO
C’è già chi, da Roma a Melbourne, sull’onda dell’emozione del summit del Papa con i vescovi del mondo appena concluso sul tema degli abusi, invoca un provvedimento come quello di McCarrick per il cardinale George Pell, 77 anni, condannato in primo grado per pedofilia da un tribunale australiano. E cioè che il Papa tolga la porpora al “ministro dell’economia” della Santa Sede e, in futuro, lo dimetta pure dallo stato clericale.

LEGGI ANCHE – Condannato per pedofilia il cardinale Pell, ministro delle finanze vaticane

Il processo a Pell, tuttavia, può dirsi tutt’altro che concluso. I legali del cardinale hanno fatto sapere che all’udienza di comparizione di domani 27 febbraio in cui verrà comunicata la sentenza presenteranno ricorso. L’ago della bilancia è, a questo punto, in mano al giudice che dovrà decidere se la vicenda andrà avanti con un nuovo processo o condannare definitivamente il porporato che, quindi, potrebbe incorrere in un processo canonico – magari abbreviato – e, forse, consegnare le sue dimissioni dal Collegio cardinalizio, come desidererebbero numerosi media del piccolo continente che da circa tre anni hanno avviato un’accesa campagna mediatica intorno al caso.

Più nel dettaglio – come riferito a Vatican Insider da fonti australiane – il giudice dovrà prima valutare i motivi del ricorso e poi decidere se procedere ad un’udienza plenaria, per cui non è stata ancora fissata una data. Se il giudice lo consentirà, l’udienza naturalmente proseguirà. In caso di rifiuto, Pell potrà anche presentare ricorso. La Corte d’appello si troverà quindi ad un nuovo bivio se assolvere il cardinale oppure ordinare un altro processo.

Potrebbero, dunque, passare mesi prima di un verdetto definitivo. Intanto il Vaticano si mantiene cauto. In una dichiarazione di oggi del direttore ad interim della Sala Stampa vaticana, Alessandro Gisotti, si afferma che la Santa Sede «prende atto» della condanna in primo grado nei confronti del cardinale definita «una notizia dolorosa» che «ha scioccato moltissime persone, non solo in Australia».

«Come già affermato in altre occasioni», la Santa Sede ribadisce «il massimo rispetto per le autorità giudiziarie australiane». E proprio «in nome di questo rispetto», ha sottolineato Gisotti, «attendiamo ora l’esito del processo d’appello, ricordando che il cardinale Pell ha ribadito la sua innocenza e ha il diritto di difendersi fino all’ultimo grado».

In attesa del giudizio conclusivo, e «per garantire il corso della giustizia il Papa «ha confermato le misure cautelari già disposte nei confronti del cardinale George Pell dall’ordinario del luogo al rientro del cardinale Pell in Australia», mai comunicate in precedenza. Ossia che «in attesa dell’accertamento definitivo dei fatti, al cardinale Pell sia proibito in via cautelativa l’esercizio pubblico del ministero e, come di norma, il contatto in qualsiasi modo e forma con minori di età».

Advertisement. Scroll to continue reading.

In ogni caso la Santa Sede, ha poi assicurato il portavoce ad interim, «si unisce ai vescovi australiani nel pregare per tutte le vittime di abuso, ribadendo il nostro impegno a fare tutto il possibile affinché la Chiesa sia una casa sicura per tutti, specialmente per i bambini e i più vulnerabili».

La condanna della Victorian County Court contro Pell risale all’11 dicembre 2018. Era stata formulata da una giuria, contrariamente a quanto avviene negli altri Stati australiani dove il giudizio per una figura di alto profilo sotto accusa e sottoposto ad un’ampia copertura mediatica viene affidato ad un unico giudice. Dopo tre giorni di deliberazione, il collegio giudicante si era trovato concorde nel ritenere «colpevole» il porporato di cinque capi d’accusa, tra cui quello di abusi sessuali nel 1996 su due coristi di 12 e 13 anni, dopo aver servito messa nella cattedrale di St. Patrick a Melbourne. Pell all’epoca aveva 55 anni ed era stato da poco insediato come arcivescovo. Delle due vittime, uno solo è ancora in vita, l’altro è morte per overdose. Gli altri quattro capi d’accusa riguardano atti osceni «con o in presenza di bambini». Per ogni reato, secondo il sistema giuridico australiano, il prelato rischia dieci anni di galera che, sommati, arrivano a cinquanta.

A dicembre era stato emesso un «suppression order» sulla sentenza, un ordine che impediva qualsiasi tipo di informazione sul processo da parte dei media dell’Australia, perseguibili anche a livello penale in caso di violazione. La notizia, seppur “trattenuta”, era comunque trapelata nelle testate che non avevano corrispondenti in Australia oppure tramite stratagemmi come la pubblicazione della news sulla carta stampata e non sui siti web. La decisione, raccomandata dai pubblici ministeri, era mirata a non influenzare la sentenza del secondo procedimento che il cardinale Pell avrebbe dovuto affrontare dal prossimo 11 marzo, per presunti abusi compiuti quando era sacerdote a Ballarat. Dunque luoghi e tempi diversi per cui si era deciso di svolgerlo separatamente; le stesse vittime avevano avanzato tale richiesta al giudice.

Ieri, 26 febbraio, tuttavia è stato deciso di ritirare questa seconda serie di accuse contro il cardinale e, dunque, che il relativo processo non sarebbe proseguito.

Il «suppression order» è stato perciò rimosso e nei media è deflagrata in nottata la notizia della condanna, che giunge – come detto – in un momento di vulnerabilità della Chiesa dopo il grande e pubblico “mea culpa” per i casi di pedofilia del clero che è stato il summit dei vescovi e in vista del Concilio plenario particolare che la Chiesa australiana vivrà nel 2020, dove il tema abusi sarà tra i primi in agenda.

Le accuse contro Pell si rincorrono da circa quindici anni e si erano rinfocolate con il passaggio a Roma del cardinale, dove Papa Francesco lo aveva posto nel 2014 a capo della Segreteria per l’Economia, il potente Dicastero la cui “missio” era mettere in ordine bilanci e finanze della Città del Vaticano, inserendolo anche tra i membri del C9, il Consiglio dei cardinali istituito per riformare la Curia romana, dal quale lo aveva estromesso alla fine di ottobre (ma la notizia era stata resa nota il 12 dicembre).

A parere dei detrattori il ruolo di responsabilità tra le mura leonine – dove Pell era stato soprannominato il “ranger” australiano per i modi spicci e il piglio decisionista – era da interpretare come una “fuga” del cardinale dalle accuse nel suo Paese: non solo per violenze sessuali, ma anche per insabbiamenti.

La permanenza di Pell tra le sacre mura non è stata tuttavia semplice: dalle prime critiche per le spese eccessive compiute all’interno della Segreteria (dagli arredi pregiati ai viaggi in prima classe), ai bilanci presentati in ritardo o parzialmente, alle diatribe con l’Apsa e la Segreteria di Stato, il “ministro dell’economia” è finito più volte nell’occhio del ciclone.

Dal giugno 2017 è stato sospeso dall’incarico in accordo con il Papa che gli ha concesso di volare in Australia per difendersi dal procedimento che lo vede come imputato, ribattezzato il «cathedral trial» sia per l’importanza del personaggio, sia perché, per i contorni assunti, sembra essere diventato il processo punitivo contro l’intera Chiesa australiana, macchiatasi per anni di casi di pedofilia su minori e occultamenti. Tanto che alcune persone molto vicine a Pell, consultate da Vatican Insider, parlano di «massacro mediatico», di «odio verso la Chiesa cattolica» e di un cardinale preso come «capro espiatorio».

Nel primo procedimento contro il porporato, avviato nell’agosto 2018 dopo il rinvio a giudizio del 1° maggio da parte del giudice Belinda Wallington, la giuria non era stata in grado di raggiungere un verdetto e si era quindi dimessa. Il caso è stato nuovamente discusso a novembre con una nuova giuria che alla fine ha dichiarato il cardinale colpevole nel dicembre scorso.

È difficile pensare che George Pell possa fare ritorno dall’Australia, anche nel caso in cui venisse accolto l’appello e fosse dichiarato innocente. Presto si dovrà dunque procedere alla nomina del nuovo prefetto della Segreteria per l’Economia, avendo peraltro Pell superato l’età canonica per il pensionamento. Da circa due anni il Dicastero viene guidato da monsignor Luigi Mistò, sacerdote ambrosiano, in qualità di “coordinatore ad interim”.

Quanto all’Australia, a gettare benzina sul fuoco sulla già incendiaria bagarre per gli abusi è giunta oggi la notizia che l’arcivescovo cattolico di Brisbane, Mark Coleridge, è sotto indagine per aver insabbiato una decina di anni fa le informazioni ricevute da una donna di Canberra che riferiva di abusi su minori compiuti da sacerdoti della diocesi.

Come riporta l’emittente nazionale australiana ABC, la donna – che non vuole essere identificata – sarebbe stata “maltrattata” da Coleridge che l’aveva additata come «pettegola». Il tutto avveniva nel 2006 e, da allora, non si aveva avuto notizia della vicenda. Sembra che l’invito all’arcivescovo a partecipare al summit in Vaticano, dove ha pronunciato una intensa omelia nella messa finale in Sala Regia tuonando contro la piaga degli abusi, abbia indotto la signora a scrivere a Coleridge, il 20 dicembre scorso, per esortarlo a non andare.

In un comunicato, l’arcidiocesi di Canberra e Goulburn ha confermato di aver avviato indagini sulla denuncia, ma queste sono stata ritardate perché la stessa donna ha rifiutato di testimoniare. «L’arcivescovo Coleridge – si legge nella nota – ha collaborato con le indagini e respinge con decisione le asserzioni. Quando la denunciante è stata invitata a cooperare con l’indagine indipendente, ha scelto di non coinvolgersi e ha preferito riferire le sue asserzioni ai media». Il che, a detta della chiesa di Canberra, «è profondamente deludente».

https://www.lastampa.it/2019/02/26/vaticaninsider/odissea-pellpossibili-scenari-in-papagliproibisce-intanto-lesercizio-del-ministero-e-contatti-con-minori-hXbjXbyJNOgpXjVbyJo9bN/pagina.html

Correlati


Scopri di più da Rete L'ABUSO

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Previous Post

Ragazza suicida. Oltre alla suora ipotesi di sesso anche col prete

Next Post

Chiesa e pedofilia: punto finale o no?

Rete L'ABUSO

Rete L'ABUSO

La Redazione del servizio web

Next Post

Chiesa e pedofilia: punto finale o no?

Pedofilia, arcivescovo indagato per copertura

Il Papa prepara un Motu proprio contro chi copre i preti pedofili

È fallito il tentativo di silenziare Viganò

Il caso dei chierichetti del Papa ci dirà se il Vaticano è credibile

“Spotlight on Italian survivors”

Tessera Socio Tessera Socio Tessera Socio
ADVERTISEMENT

Accesso utenti

Password dimenticata?
Registrati

I più letti nelle 24 ore

  • Don Rugolo - Nessuna sentenza nell'udienza del 27 maggio. L'annuncio del Presidente Roberta Serio
    Don Rugolo - Nessuna sentenza nell'udienza del 27 maggio. L'annuncio del Presidente Roberta Serio
  • Diocesi di Oppido-Palmi affronta le denunce di abusi commessi dal sacerdote in passato: i dettagli dell’inchiesta
    Diocesi di Oppido-Palmi affronta le denunce di abusi commessi dal sacerdote in passato: i dettagli dell’inchiesta
  • Un sacerdote di Chicago accusato di aver molestato dei bambini fa un'affermazione esplosiva contro papa Leone
    Un sacerdote di Chicago accusato di aver molestato dei bambini fa un'affermazione esplosiva contro papa Leone
  • Finale Ligure, violenza sessuale su minori in cambio di regali: rito abbreviato per padre Melis
    Finale Ligure, violenza sessuale su minori in cambio di regali: rito abbreviato per padre Melis
  • Violentato in seminario viene espulso mentre l’abusatore diventa prete
    Violentato in seminario viene espulso mentre l’abusatore diventa prete
  • Padre Zanotti assolto dall'accusa di violenza sessuale: nessun abuso sul ragazzo che lo denunciò
    Padre Zanotti assolto dall'accusa di violenza sessuale: nessun abuso sul ragazzo che lo denunciò
  • Parliamo di un sacerdote della Diocesi di Milano, don Pierluigi Lia
    Parliamo di un sacerdote della Diocesi di Milano, don Pierluigi Lia
  • Prima prova per Papa Leone XIV che conosce bene il dossier su Gisana e Murgano – L’appello di Antonio Messina
    Prima prova per Papa Leone XIV che conosce bene il dossier su Gisana e Murgano – L’appello di Antonio Messina
  • Il Regno Unito sperimenta la castrazione chimica per i reati sessuali gravi
    Il Regno Unito sperimenta la castrazione chimica per i reati sessuali gravi
  • "Devastante l’idea di rivedere don Giacomo". Il babbo della ragazza abusata grida il suo no
    "Devastante l’idea di rivedere don Giacomo". Il babbo della ragazza abusata grida il suo no

Iscriviti al blog tramite email

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.

“La prova di moralità di una società risiede in quello che essa fa per i suoi bambini”.

Sostieni la salute dei minori.

Con soli 5€ al mese detraibili fiscalmente puoi sostenere il nostro impegno e i progetti, contribuendo ad aiutarci a cambiare le cose.

Ricevi notifiche

Iscriviti
Rete L'ABUSO

© Tutti i diritti riservati - Gruppo Rete L'ABUSO HRC

Navigate Site

  • Associazione SOPRAVVISSUTI
  • COORDINAMENTO Famiglie Sopravvissuti
  • Notizie tematiche REGIONALI e dal MONDO
  • OSSERVATORIO permanente
  • Spotlight on Italian survivors – iCODIS System Database
  • Podcast
  • MEDIACENTER
  • Gli autori he scrivono sul nostro blog
  • Adotta la salute dei minori, sostieni Rete L’ABUSO
  • Azioni e omissioni, il nostro report dal 2010
  • CHI SIAMO – Da dove nasce la rete e perchè
  • Contatti, uffici e servizi dislocati
  • Cosa NON deve fare una vittima
  • DONA e sostieni il nostro costante impego
  • Gratuito patrocinio per le vittime
  • I vissuti emotivi della vittima
  • L’archivio storico del portale
  • Panchina viola contro l’abuso sessuale di minori e persone vulnerabili
  • Senza fare nomi – Sondaggio anonimo
  • Sostieni le vittime con il tuo 5Xmille
  • Sportelli legali regionali
  • Sportelli terapeutici regionali
  • Tesseramento Soci
  • Trauma dell’abuso sessuale infantile
  • Violazione dei diritti nei processi canonici

Follow Us

No Result
View All Result
  • L’Associazione
    • CHI SIAMO – Da dove nasce la rete e perchè
    • Contatti e uffici
    • Gli autori del blog
    • Il punto della Rete L’ABUSO
    • Volantini e materiale informativo
    • Tesseramento
    • DONA e sostieni il nostro costante impego
      • Adotta la salute dei minori, sostieni Rete L’ABUSO
    • Sostieni le vittime con il tuo 5Xmille
    • Storie – Lettere di vittime e lettori
    • Istanze Istituzioni
    • Sportelli legali regionali
      • Gratuito patrocinio per le vittime
      • Cosa NON deve fare una vittima
      • Violazione dei diritti nei processi canonici
    • Sportelli terapeutici regionali
    • #AllSurvivorsDay – Giornata dei sopravvissuti
      • Trauma dell’abuso
      • Vissuti emotivi
    • Approfondimenti
      • Informazioni
      • #CEI-Comic
    • Libri
  • COORD. Famiglie
    • Comunicati – Coordinamento
  • Le notizie
    • Nella TUA REGIONE
      • Abruzzo – Molise
      • Basilicata
      • Calabria
      • Campania
      • Emilia Romagna
      • Lazio
      • Liguria
      • Lombardia
      • Marche
      • Piemonte
      • Puglia
      • Sardegna
      • Sicilia
      • Toscana
      • Triveneto
      • Umbria
    • L’archivio storico del portale
    • Mondo
    • Città del Vaticano
    • Scout
    • Rubrica di approfondimento di Federico Tulli
    • Sala Stampa
  • L’Osservatorio
    • Senza fare nomi – Sondaggio anonimo
    • Azioni e omissioni – Qui il nostro report dal 2010
    • Istanze alle Istituzioni
    • ONU – C.R.C
    • Tesi laurea
  • Spotlight Italia – Database
    • Annuario dei casi – iCODIS
    • Dati regionali divisi per province – iCODIS
    • I dati regionali di sopravvissuti e offender – iCODIS
    • Le Diocesi italiane non sicure – iCODIS
    • Database degli abusi sessuali nel clero italiano – iCODIS
    • Senza fare nomi – Sondaggio anonimo – iCODIS
    • Gli insabbiatori dei casi italiani – iCODIS
    • Comunità di recupero per sacerdoti – iCODIS
    • iCODIS Platform – STAFF Only
      • iCODIS – Inserimento offender e survivors
      • iCODIS – Moduli e posta
      • iCODIS – Inserimento dati
      • iCODIS Platform – Consistency Testing platform
  • Panchina viola
  • MEDIACENTER
    • Interviste
    • Incontri pubblici
    • Eventi
    • TV e programmi radio
    • Film
    • Docu-film
    • Podcast
      • SPECIALI – Podcast
      • APPROFONDIMENTI – Podcast
      • Rete L’ABUSO NEWS – Podcast
      • Rubrica di approfondimento di Federico Tulli

© Tutti i diritti riservati - Gruppo Rete L'ABUSO HRC

This website uses cookies. By continuing to use this website you are giving consent to cookies being used. Visit our Privacy and Cookie Policy.

Scopri di più da Rete L'ABUSO

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere