A pochi giorni dall’ultimo servizio delle IENE sui presunti abusi ai danni dei chierichetti del preseminario San Pio X in Vaticano, a contattare la Rete L’ABUSO è un’altra presunta vittima che chiameremo “Roberto”, un compagno di corso di “Carlo” (nome dato alla presunta vittima nella terza puntata delle IENE) che, non solo ci svela il nome del presunto molestatore, ma commenta così: “Nel racconto dell’ ex seminarista ho individuato ovviamente subito di quale prete si trattava, ovviamente di Don G. B. ; come potrei dimenticarmi di questo personaggio orrendo”, sottolinea inoltre che già negli anni 70 “i vertici dell’opera don Folci sapevano, difatti mi pare fu trasferito a Santa C. V.”.
Nella lettera, breve ma dettagliata, Roberto racconta una serie di situazioni: “C’era un altro elemento incredibile all’epoca aveva 18 anni ed era un autentico aguzzino e violento, aveva l’abitudine di mettere al centro del refettorio la sua vittima e cominciava a picchiare di santa ragione… mi pare che fu anche radiato dall’opera Don Folci anche per sospetta pedofilia… recentemente ho fatto una ricerca e incredibilmente l’ho trovato vestito da monsignore, sua eccellenza si chiama MONSIGNOR Xxxxxx Xxxxxx…rivederlo ora in questa posizione mi fa tanta rabbia anche se sono passati quasi 5O anni”.
Quanto racconta “Roberto” sembra attendibile e quel monsignore di cui parla, oggi vive a Roma e riveste un ruolo di rilievo.
Continua…
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