Il promotore di giustizia della Congregazione per la Dottrina della Fede, mons. Charles Scicluna, durante la presentazione del simposio ‘Verso la guarigione e il rinnovamento’ organizzato dalla Pontificia Università Gregoriana, è stato interpellato dai giornalisti sul tema della pedofilia clericale.
“Negli ultimi tempi”, ha affermato, “ho notato una grande consapevolezza” tra i vescovi e la “volontà di dare una risposta adeguata”. Alla domanda se vescovi siano tenuti a denunciare gli abusi di cui vengono a conoscenza, mons. Scicluna ha detto non hanno un “obbligo normativo”. C’é però, ha aggiunto, una “responsabilità morale” perché seguano “pratiche migliori” per proteggere i minori. Mentre i giudici italiani propendono per l’obbligatorietà della denuncia da parte dei vescovi, i giuristi consultati dalla Cei ritengono sufficiente che il vescovo raccomandi le vittime a denunciare gli abusi, senza sostituirsi a loro nella denuncia.
Comunque, “vale anche per l’Italia la nostra raccomandazione agli episcopati di recepire con spirito di collaborazione la legislazione civile attuale”, comprese “le sentenze più recenti”, ha chiarito Scicluna. La “comunità cristiana” e il clero, ha aggiunto, devono essere educati a riconoscere i segni di ogni “abuso di potere a sfondo erotico”, perché ogni abuso provoca un “trauma” che può portare ad “uccidere nell’anima del cristiano la fede”.
Valentino Salvatore
http://www.uaar.it/news/2011/06/19/mons-sc…-gestire-abusi/
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