Chi ha accolto don Seppia non sapeva delle sue inclinazioni sessuali? (Mi sembra poco probabile, visto che 6 anni di seminario fanno saltare fuori anche le cose più nascoste!) Chi lo ha ordinato sacerdote non era a corrente della sua personalità? (succede che i vescovi sappiano ma preferiscano tacere o illudersi che tutto vada per il meglio)…
In quest’ottica non è CASUALE che la Curia non abbia accolto le critiche esposte da un religioso contro don Seppia!! Niente è a caso! Le critiche saranno senz’altro passate di bocca in bocca ma poi qualche persona influente avrà arrestato tutto: “Quieta non movere!”, Non smuovete le cose che paiono tranquille per non sollevare problemi! La solita politica dello struzzo…
E’ vero che, in alcuni, l’educazione cattolica può sortire risultati apprezzabili ma, nel caso d’un terreno predisposto alla manìa sessuale, un’impostazione moralistica può generare INEVITABILMENTE contraccolpi poco gradevoli. Non sono io a dirlo, potrebbe dirlo qualsiasi psicologo serio: il risultato di un comportamento è sempre dato dalla predisposizione del soggetto e dalle influenze dell’ambiente che lo circonda. In altre parole, è stupido slegare – per scelte di convenienza o di partito preso – un soggetto dal suo ambiente.
Le argomentazioni di Avvenire, dettate da paura e dal riprovevole fine di non mettersi in questione, possono solo far leva su menti acritiche e deboli. Inoltre sono una testimonianza d’INCIVILTA’ nel modo astioso e polemico in cui rivolgono le critiche. Contribuiscono colpevolmente ad avvelenare un’atmosfera italiana già fin troppo tesa. Non è questo il modo con il quale ci si difende!!
No! Una volta di più la Chiesa istituzionale si dimostra incapace d’affrontare queste problematiche. Lo abbiamo visto infinite volte: davanti a quest’ordine di problemi se può nasconde e insabbia, se non può scaglia sul solo reietto tutte le colpe pur di uscirne pura e immacolata…. Ma chi ci crede oramai???
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