Oggi alle 7.35 è morto Papa Francesco.
Un Papa che ha parlato tantissimo di pedofilia, forse il pontefice che ne ha parlato di più, che ha scritto di più su questo tema. Ha fatto anche un Motu Proprio per “gestire” gli insabbiatori, ovvero i Vescovi che hanno protetto i sacerdoti accusati di pedofilia. Grandi complimenti da tutto il mondo, sempre e comunque.
Ma l’onestà intellettuale di approfondire queste infinite “parole o scritti” non è stata colta da nessuno. Le voci “fuori dal coro” sono scomode, non sono politicamente corrette. Nessuno ha osato dire che erano solo BELLE PAROLE.
Noi familiari delle vittime dei preti pedofili vogliamo esprimere il nostro ringraziamento a Papa Francesco:
- GRAZIE per aver parlato tanto di pedofilia, senza aver fatto nulla di concreto per contrastarla
- GRAZIE per aver lasciato credere di essere vicino alle vittime dei preti pedofili, ma di non aver mai incontrato quelle “scomode” che le avrebbero ricordato il fallimento del suo pontificato in questo ambito
- GRAZIE per aver lasciato che le Diocesi si attrezzassero sul tema della pedofilia clericale, ovviamente in difesa dei preti pedofili e non delle vittime
- GRAZIE per aver raccontato al mondo una bella favola su quello che la Chiesa starebbe facendo contro la pedofilia, illudendo i fedeli
- GRAZIE per aver affrontato il tema dei Vescovi insabbiatori, senza aver preso alcun provvedimento concreto nemmeno davanti a prove inconfutabili
- GRAZIE per aver tollerato che ogni Diocesi scrivesse di essere vicina “alla vittima e ai suoi familiari” nel momento in cui un “caso” usciva sui giornali, senza aver approfondito l’inutilità di tale frase perché totalmente scollata dalla realtà
- GRAZIE per aver contribuito alla perdita della Fede di ogni vittima di prete pedofilo (e di questo ne risponderà davanti a Dio: la chiesa stessa – volutamente scritto minuscolo – che allontana i fedeli da Dio ha una responsabilità enorme!)
- GRAZIE per aver tollerato che nelle Parrocchie si diffondesse un clima di ostilità nei confronti delle vittime che avevano osato denunciare, prendendo sempre e comunque la difesa del prete o lasciando che si insinuassero dubbi sulla credibilità del denunciante
- GRAZIE per non avere avuto la minima idea della ferita profonda che ogni sua parola su questo tema ha provocato in ogni vittima
- GRAZIE per la sua totale sottovalutazione su questo tema, e per aver permesso che questa piaga si diffondesse sempre di più
- GRAZIE per aver permesso il reintegro dei sacerdoti (i pochi che hanno scontato la pena) senza rendersi conto che “un pedofilo non guarisce”.
Ci fermiamo qui. Preghiamo per Lei, Santo Padre, semplicemente perché ne ha un gran bisogno.
E preghiamo Dio che conceda a questa Chiesa allo sbando un Pastore che sappia davvero purificarla.
Cristina Balestrini (a nome del Coordinamento dei Familiari delle Vittime)
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