Si parla tanto di fake news e questa sembra proprio esserla, a meno che la privacy e la tutela della vittima, già tanto invocate dal cardinal Bagnasco, non siano diventate per il Vaticano qualcosa di molto simile alla vendita del pesce ai mercati generali.
Secondo la notizia, appresa dalla stampa ma mai comunicata ne alla vittima, ne al suo avvocato, tanto meno ai testimoni e alla Rete L’ABUSO, si apprende che papa Francesco avrebbe riaperto il caso di Diego Esposito. Anche fosse vero, non possiamo certo non notare il dispregio per la privacy della vittima, che non solo apprende la presunta notizia sui giornali, ma che come accaduto pochi mesi fa, si ritrova nuovamente diffamata, vedendo riportata in quella notizia la sua reale identità.
Il dubbio più che legittimo che questa possa essere una fake news uscita da chissà quale fonte vaticana, prende ancora più corpo leggendo su alcune testate, che il caso di Diego Esposito avrebbe addirittura fatto rinominare la Pontificia Commissione per la tutela dei minori scaduta lo scorso dicembre.
Di questi giorni anche un’altra notizia che lascia perplessi, quella che Bergoglio settimanalmente stia da tempo ricevendo in segreto le vittime di abusi. Segreto davvero perché ne all’associazione, ne alle vittime, risulta essere mai stati contattati, non che si pretenda che con tutte le vittime di preti pedofili che ci sono, Francesco chiami solo quelle della Rete L’ABUSO, certo pare strano non ne abbia chiamata neppure una, per esempio avrebbe potuto in uno di questi incontri convocare personalmente anche Diego Esposito e dargli la buona notizia anzichè darla ai giornali che di fatto riportano una notizia inufficiale e al momento priva di qualunque riscontro.
Zanardi
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