<p style="text-align: justify;" align="justify"><b>Caso Don Marino Genova.</b> <b><i>La risposta non si è fatta attendere. L’avvocato Sergio Cavaliere, legale della giovane presunta vittima di abusi sessuali da parte del sacerdote che il vescovo ha già sospeso a divinis, in una missiva replica punto per punto a tutte le accuse che alcuni parrocchiani di Portocannone rivolgono alla sua assistita e precisa che «Una messa in scena presuppone la predisposizione di attività volte a simulare fatti mai avvenuti. Preciso che affermare una messa in scena è una oggettiva diffamazione, della quale rispondere in sede penale e civile» a cui aggiunge:« Papa Francesco è ben al corrente della situazione».</i></b></p> <p style="text-align: justify;">Non sono passate nemmeno 24 ore da quando alcuni parrocchiani di Portocannone con una<strong> <a href="http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/articolo.php?id=15792&utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook" target="_blank" rel="noopener noreferrer">nota </a></strong>, in cui si firmano genericamente “La comunità parrocchiale di Portocannone”, hanno scritto la loro sul caso Don Marino. Una missiva che secondo il legale della presunta vittima, Sergio Cavaliere, è piena di falsità e ingiurie: « Una messa in scena presuppone la predisposizione di attività volte a simulare fatti mai avvenuti» e ancora «Come può una misteriosa vecchietta (chi?) all’ignaro degli abusi avanzare certezze» e, conclude la riflessione con una precisazione: «Il danno causato alla vittima di don Marino non è quantificabile in misura economica, poiché l’adolescenza rubata di una ragazza particolarmente fragile e segnata da lutti, l’interruzione degli studi e le conseguenze nell’animo non hanno un “prezzo”. Non ci meraviglia che ci sia chi affonda il coltello nelle ferite sanguinanti».</p> <p style="text-align: justify;">Un grido di ribellione che trova ancor più forza quando Cavaliere puntualizza che «Papa Francesco è ben al corrente della situazione. In ben tre distinte occasioni è stato informato dalla vittima: in due occasioni la vittima si è recata in Vaticano per consegnare la documentazione ed in una occasione l’ha fatto pubblicamente, direttamente nelle mani di papa Francesco. E da papa Francesco la vittima e la Rete l’ABUSO, con cui ci siamo assunti l’onere di occuparci del caso, si aspettano fatti conseguenti e non parole di commiserazione».</p> <p style="text-align: justify;" align="justify">http://www.primonumero.it/attualita/news/1390498942_caso-don-marino-genova-l-avvocato-della-vittima-replica-il-papa-gi-stato-informato.html#.UuFXzGAp52w.twitter</p> <div align="right"><i>Alessandro Corroppoli</i></div>