Sono otto i preti belgi ad essere stati ridotti allo stato laicale dal Vaticano negli ultimi anni perché colpevoli di abusi sessuali.
A confermarlo al Sir è il portavoce della Conferenza episcopale belga, padre Tommy Scholtes, che spiega: «Quando padre Lombardi ha detto che 394 preti erano stati ridotti allo stato laicale da papa Benedetto XVI, i giornalisti mi hanno chiesto in Belgio quanti preti belgi c’erano in questo gruppo. Abbiamo quindi fatto dei calcoli con i vescovi e i superiori religiosi e siamo arrivati ad un calcolo di 7 preti diocesani e un prete religioso per un totale di 8». «Annullando la loro consacrazione sacerdotale – ha quindi spiegato padre Scholtes – sono diventati di nuovo cittadini ordinari». La Chiesa cattolica belga specifica che, comunque, i sacerdoti implicati non occupavano più funzioni all’interno della Chiesa e non percepivano salari. «La notizia – ha aggiunto il portavoce dei vescovi belgi – è stata accolta con soddisfazione sebbene c’è chi fa notare che ce ne sono anche altri e soprattutto si parla dell’ex vescovo di Bruges Roger Vangheluwe che non compare nella lista».
Dunque la pagina non è ancora del tutto chiusa? «No – risponde padre Scholtes – resta ancora presente nei media e nell’opinione pubblica». Riguardo al caso dell’ex vescovo di Bruges il portavoce ricorda che «per la giustizia belga i fatti sono prescritti». «Gli è stato comunque chiesto di non esercitare più il sacerdozio», ricorda il portavoce. E se la giustizia decidesse di riaprire il dossier, la Chiesa potrebbe allora intervenire come previsto dal Codice di diritto canonico del 1983
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