<p style="text-align: justify;">Una seconda vita non esattamente casta e pura come richiederebbe l’abito che indossa. E’ quanto emergerebbe da un articolo pubblicato da <em>Panorama.it</em> su un sacerdote di Collevalenza, padre Alberto Bastoni, fermato il 30 gennaio scorso dai carabinieri di Todi e trovato in possesso di tre dosi di cocaina. Per questo sarebbe stato segnalato in prefettura come assuntore.</p> <p style="text-align: justify;"><strong>Coca da sei anni </strong>Secondo quanto riportato dal sito del settimanale, sarebbe stato lo stesso sacerdote a consegnare «spontaneamente» le dosi di droga ai carabinieri che avrebbe detto di aver pagato 200 euro. Ai carabinieri avrebbe consegnato anche dieci grammi di «tolylacetoethyle-thylamine»: un «fertilizzante» con effetti eccitanti. Sempre secondo quanto riporta Panorama, ai militari il prete avrebbe detto: «Fumo la cocaina, tale metodo prevede che la droga venga sciolta con il calore in un cucchiaio, poi si versa in una bottiglia e si aspira». E ancora: «Ho iniziato a fare uso di droga da sei anni, da quando mi trovavo a Roma per motivi professionali».</p> <p style="text-align: justify;"><strong>Dal sacerdote nomi di pusher</strong> Padre Alberto Bastoni, 48enne originario di Rimini, è stato anche rettore del Santuario dell’Amore misericordioso di Collevalenza, oltre che attualmente parroco di Collevalenza. Ai militari avrebbe anche detto: «Voglio dichiarare la mia disponibilità a collaborare» e lo avrebbe fatto fornendo numeri e riferimenti di molti pusher, alcuni dei quali arrestati nell’indagine ancora in corso.</p> <p style="text-align: justify;"><strong>L’istruttore e la chat gay</strong> La stessa sera sarebbe stato fermato insieme a lui anche un istruttore di Torgiano che avrebbe dichiarato di aver conosciuto il sacerdote nella chat line per omosessuali «Gay Romeo»: «Utilizzavano casa mia perché lui non ha la piena disponibilità di un’abitazione. A volte aveva con sé droga che consumava coi suoi amici, offrendone occasionalmente anche a me».</p> <p style="text-align: justify;"><strong>La lettera a <em>La Nazione</em></strong> Da quella notte del 30 gennaio padre Alberto Bastoni è scomparso nel nulla. A Collevalenza nessuna sa niente di lui. Era stata<em> La Nazione</em> a scrivere un articolo sulla sua strana scomparsa nell’edizione di martedì. E in quella di mercoledì ha riportato una mail ricevuta dallo stesso sacerdote in cui afferma che «ci sono momenti e situazioni che ti inducono a ripensare un po’ a tutto, a rimetterti in discussione non tanto sul piano vocazionale quanto su quello umano e spirituale. Motivi di famiglia e altre circostanze di cui non sono tenuto a dire hanno fatto sì che le cose andassero in questo modo». E a Collevalenza lo sgomento aumenta. Mentre dai vertici ecclesiastici non arriva nessun chiarimento.</p> http://www.umbria24.it/cronaca/collevalenza-parroco-scomparso-trovato-cocaina