Il programma del famosissimo tour operator Ottravel propone ai turisti (specie americani ma non solo) in visita a Roma, il tema controverso dei preti pedofili e i silenzi delle Istituzioni che con la complicità dei mezzi di informazione italiani, negano il problema nel paese con il più alto potenziale al mondo. Questo quanto emerge dalle proiezioni dell’esperto di statistiche Mark Vincent Healy, proprio riferite all’Italia.
Questo è il programma del tour operator di cui si è occupato anche il Washington Post nel servizio di Stefano Pitrelli
“All’arrivo, intorno alle 15:30, incontreremo Francesco Zanardi, fondatore e presidente di Rete L’Abuso, un’associazione dedicata a perseguire giustizia per gli italiani che sono stati abusati sessualmente dal clero cattolico. Essendo lui stesso un sopravvissuto, purtroppo Francesco è molto adatto a parlare con noi dell’argomento controverso di come il Vaticano e le autorità italiane hanno gestito decenni di accuse di abusi. Anche se l’ora che trascorriamo con Francesco sarà molto emozionante, farà luce anche su una questione importante che spesso viene nascosta sotto il tappeto in Italia, dove la Chiesa è profondamente venerata e più o meno immune dalla supervisione del governo.
Francesco è cresciuto, come quasi l’80% degli italiani, nella fede cattolica. Nel 1980, quando Francesco aveva 11 anni, il parroco della sua parrocchia iniziò a molestarlo. Di conseguenza, ha lottato per decenni per venire a patti con il trauma a cui è stato sottoposto da bambino, sapendo per tutto il tempo che il suo aggressore non avrebbe mai dovuto affrontare alcuna conseguenza.
A differenza di molti paesi di lingua inglese ed europei, dove gli abusi del clero sono ampiamente segnalati e la giustizia è regolarmente servita, l’Italia è stata estremamente riluttante a perseguire il clero colpevole. Ciò è dovuto in parte al modo in cui la Chiesa cattolica è venerata nella società italiana, e in parte ai Patti Lateranensi del 1929, che istituirono un Vaticano indipendente e sostanzialmente esentarono la Chiesa cattolica romana dalle leggi italiane.
La Chiesa è responsabile di svolgere le proprie indagini in Italia e nel mondo. Tuttavia, poiché considera la pedofilia un crimine morale contro Dio piuttosto che un crimine fisico con vittime umane, raramente persegue la punizione penale. Invece, i sacerdoti accusati vengono mandati in centri di riabilitazione, trasferiti in diverse parrocchie, posti agli arresti domiciliari o, solo nei casi più gravi, sconsacrati. (Almeno 11 chiese italiane hanno offerto asilo agli abusatori stranieri che sono indagati nei loro paesi d’origine.)
Ma le autorità italiane non sono esenti da colpe: quando lo scandalo degli abusi sessuali ha raggiunto il culmine in Europa nel 2010, il presidente italiano, Giorgio Napolitano, ha definito le accuse “un attacco senza riserve alla Chiesa e al Papa”. Anche i media italiani sono stati praticamente in silenzio sullo scandalo, riportando occasionalmente casi esteri ma raramente nazionali. Di conseguenza, esistono pochissimi dati sull’entità degli abusi clericali in Italia. Nel 2014, le Nazioni Unite hanno pubblicato un rapporto feroce accusando il governo italiano e il Vaticano di promuovere un “codice del silenzio” e di proteggere la reputazione della Chiesa sul benessere delle vittime di abusi in Italia.
A causa di questa estrema mancanza di trasparenza, è molto difficile per le vittime italiane trovare sostegno. In tutto il Paese, infatti, esiste una sola associazione di vittime: Rete L’Abuso. Francesco è stato ispirato a creare l’organizzazione nel 2010, dopo aver assistito a una protesta di un gruppo di vittime americane a Roma. Rete L’Abuso tiene traccia di tutti i sacerdoti italiani accusati e condannati dal 2000. L’elenco comprende attualmente 151 sacerdoti indagati o in attesa di processo o condanna, e 154 condannati dallo Stato. Rete L’Abuso ha sostenuto fino ad oggi 930 vittime e, con l’aiuto di 20 avvocati che lavorano pro bono, l’associazione ha aperto 15 processi contro il clero abusivo. Francesco ha anche citato l’Italia alle Nazioni Unite per violazione dei diritti dei bambini.
Dopo che Francesco avrà condiviso con noi la sua commovente storia, avremo circa 45 minuti per porre qualsiasi domanda. Francesco è desideroso di sensibilizzare sui blocchi stradali che le vittime italiane stanno affrontando, quindi le sue risposte saranno senza dubbio sincere.”
https://www.oattravel.com/trips/small-ship-cruise-tours/europe/italy-western-coast-islands-a-voyage-from-rome-to-valletta/2021/itineraries
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