Monsignor Michael J. Hoeppner non è più vescovo della diocesi statunitense di Crookston, nel Minnesota, dopo essere stato sollevato dall’incarico da Papa Francesco, in seguito alla copertura di un caso di abusi sessuali.
Hoeppner ha 71 anni e in passato avrebbe fatto pressioni su un ragazzo candidato a diventare diacono affinché tacesse gli abusi subiti da un sacerdote e non li facesse diventare accuse formali.
Nel maggio 2017 Monsignor Hoeppner è stato il primo vescovo a essere citato in giudizio individualmente per coercizione. Un record negativo, certo, ma una vittoria e una liberazione per tutte le persone vittime di abusi da parte di prelati. Il giovane candidato al diaconato ha fatto sapere che le gravi pressioni ricevute dal Monsignore erano state come “subire di nuovo abusi”.
Questa è l’ennesima macchia che cade sulla Chiesa guidata oggi da Papa Francesco. Lo stesso pontefice sta facendo ogni cosa in suo potere per riportare l’ordine e stare dalla parte delle vittime di abusi.
Era il mese di settembre del 2019 quando è stato comunicato che il vescovo Hoeppner sarebbe stato il primo vescovo al mondo a essere indagato per insabbiamento di abuso ai sensi del motu proprio di papa Francesco “Vos Estis Lux Mundi”, quello che descrive l’obbligo di denuncia e le responsabilità dei vescovi sulle proprie omissioni. Una delle tante novità introdotte da Bergoglio nello svolgimento del suo pontificato.
Ma non ci sono solo gli Usa in questa cattiva compagnia. Meno di un mese fa Francesco aveva fatto dimettere monsignor Marcelo Alejandro Cuenca Revuelta, alto prelato argentino molto criticato nel Paese sudamericano, colpevole di aver insabbiato gli abusi sessuali ai danni di una ragazza da parte di un prete suo amico da venticinque anni, Luis Alberto Bergliaffa.
Il problema degli abusi sessuali su donne e uomini da parte di sacerdoti è davvero internazionale. Stati Uniti, Argentina e adesso anche la Germania. Come accaduto nella diocesi di Colonia travolta dallo scandalo pedofilia. Secondo quanto emerso dall’indagine indipendente sulla gestione della violenza sessuale nell’arcidiocesi di Colonia, che ricordiamo è la più grande della Germania, commissionata dal cardinale Rainer Maria Woelki, centinaia di minori avrebbero subito violenza da parte dei sacerdoti che sarebbero stati coperti da diversi vescovi. Ed è la seconda volta che la Chiesa Cattolica tedesca finisce viene travolta da uno scandalo relativo alla pedofilia.
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