Nonostante le sue gravissime conseguenze fisiche e psicologiche, l’abuso sui minori è un argomento ancora oggi troppo spesso taciuto e che continua a rappresentare uno dei grandi tabù sociali del nostro tempo. Tuttavia, ci è appena giunta una buona notizia da questo fronte e cioè che, come riportano i media nazionali e internazionali tra cui l’agenzia di stampa EFE, ieri in Spagna la sessione plenaria del Congresso ha approvato la cosiddetta “ley de la infancia”, un nuovo progetto di legge che fornirà una maggiore tutela dei diritti dei minori.
La legge è stata approvata con un’ampia maggioranza: 268 voti a favore (PSOE, Unidas Podemos, PP, Ciudadanos, ERC e BNG), 57 contrari (Vox e PNV) e 16 astensioni (PdCat e EH_Bildu). A causa della sua natura globale e integrale, informa El País, questa legislazione pionieristica pone la Spagna in prima linea nella protezione dei diritti dei minori. Tra i vari miglioramenti apportati nella protezione di bambini e adolescenti dalla violenza, la nuova legge permetterà di estendere i termini della denuncia in modo che gli abusi non cadano i prescrizione – nello specifico, fino a quando il denunciante non compie 35 anni, rispetto al limite previsto attualmente che è 18 anni -, e prevedrà anche l’eliminazione della controversa Sindrome da Alienazione Parentale (Parental Alignment Syndrome o PAS), l’utilizzo delle cosiddette prove precostituite fino all’età di 14 anni, e infine l’obbligo per tutti i cittadini di segnalare qualsiasi evidenza di abuso sui bambini.
Quest’ultimo punto è fondamentale, dato che, sebbene negli ultimi tempi l’aumento dei casi di grooming o adescamento online sia particolarmente preoccupante, non possiamo dimenticare che la stragrande maggioranza degli abusi avviene in ambito familiare. Pertanto, qualsiasi cittadino che noti segni di violenza sarà obbligato a denunciarli alle autorità e, qualora potrebbe essersi verificato un reato, alla polizia. Anche i minori stessi potranno denunciare senza la necessità di essere accompagnati da un adulto, cosa che finora non era possibile. In ogni caso, e in risposta alle richieste che molti attivisti e gruppi di sopravvissuti agli abusi avanzano da anni, le nuove misure renderanno più facile l’ascolto dei bambini. In tal senso, la legge stabilisce che i minori di 14 anni debbano testimoniare una sola volta – durante la fase istruttoria del procedimento giudiziario – a fronte del massimo di quattro volte previsto attualmente. Inoltre, riferisce sempre El País, la protezione dei bambini in situazioni di violenza sessista è rafforzata e include un ampio pacchetto di misure di prevenzione, come l’istituzione di protocolli nelle scuole, nei centri sportivi e in quelli di accoglienza – che sono, dopotutto, i luoghi in cui i minori trascorrono più tempo, al di là dei loro ambienti familiari.
Al contempo, come già accennato, la nuova norma invalida definitivamente la controversa Sindrome da Alienazione Parentale, un altro dei provvedimenti chiavi del progetto legislativo. Questa presunta sindrome, che non è riconosciuta dalle organizzazioni psichiatriche – dettaglio tutt’altro che irrilevante, cui si aggiungono le argomentazioni misogine e pro-pedofilia del suo autore, Richard Gardner, che avevano messo in discussione sia lui che le sue teorie già negli anni ‘80 – è stata usata per anni come strategia legale per ritirare l’affidamento di molte madri, con l’argomentazione secondo cui queste avrebbero manipolato i figli per metterli contro i padri.
Prima del voto in sessione plenaria con cui è passata la legge, Save The Children aveva presentato al Congresso mezzo milione di firme di cittadini favorevoli alla sua approvazione. La ong, come riporta la BBC, ha ricevuto il sostegno del pianista e scrittore James Rhodes, vittima di abusi sui minori e autore del bestseller Instrumental, edito in italiano col titolo Le variazioni del dolore (Einaudi) – in cui ha raccontato gli abusi subiti ed esaltato il potere curativo della musica, ispirando così molte persone a riconoscere e segnalare le proprie esperienze di violenza – che ha difeso a oltranza la necessità di accrescere le tutele per i bambini vittime di abusi. Poiché il musicista è stato uno dei volti pubblici del disegno di legge, questo è oggi noto col nome di “legge di Rhodes”.
A questo punto, la legge sull’infanzia inizierà il suo iter in Senato, dove dovrà continuare la sua elaborazione in Commissione e in Aula, dove molti già prevedono che verranno presentati nuovi emendamenti. Senza dubbio, le particolarità che circondano una situazione di abuso e le dinamiche di potere che opera in essa sono sempre complesse da analizzare, ma la tutela dei minori deve essere una priorità assoluta, al di sopra di ogni dibattito ideologico al riguardo. Essendo trattata con urgenza, la legge potrebbe essere approvata definitivamente a giugno. Ci auguriamo che entri in vigore molto presto e che i bambini spagnoli siano più sicuri che mai, potendo così proteggerli, aiutarli a fuggire e rompere il silenzio, segnalando qualsiasi forma di abuso e violenza venga d’ora in poi commessa contro di loro.
La Spagna Approva Una Legge Pionieristica Contro Gli Abusi Sui Minori