“In questa sequenza abbiamo usato la famosa foto del bambino nel ghetto di Varsavia, per metterla in contrasto con le accuse di pedofilia”, dice nel video François Ozon, regista di Grazie a Dio. “Volevamo ricordare che il compito della chiesa è quello di proteggere i più deboli”. Il film è tratto da una storia vera. Alexandre scopre che padre Preynat, il prete che lo ha molestato durante l’infanzia, è tornato a officiare nella regione di Lione. Dato che la chiesa si rifiuta di sanzionare Preynat, Alexandre decide di lottare per rompere il silenzio sui casi come il suo e impedire ulteriori abusi. Grazie a Dio ha vinto l’Orso d’argento al festival di Berlino.
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