Isernia – Il GIP presso il Tribunale di Isernia dott.ssa Michaela Sapio ha disposto nei giorni l’archiviazione delle querele presentate dal sacerdote don Giuliano Lilli, esorcista diocesano, attualmente parroco a Roccaravindola, del diacono permanente Emilio Giuseppe Cioffi e di un privato cittadino.
Le querele erano state presentate contro Cezary Jerzy Babicz, difeso dall’avvocato Sergio Cavaliere, contro gli inviati delle trasmissioni televisive Mediaset, Le Iene, Pomeriggio 5, e di una testata locale molisana.
Le querele facevano seguito alla denuncia presentata da Babicz in Procura contro don Jan Mazurkiewicz e a numerose interviste rilasciate dal nostro assistito in cui si accusavano membri del clero locale di essere informati all’epoca degli abusi del sacerdote don Jan Mazurkiewicz e di non essere intervenuti. In particolare, nel caso di don Lilli, il sig. Babicz era stato dissuaso a non rivelare i suoi abusi perché, a detta di don Lilli, sarebbero stati frutti dell’immaginazione ed opera del Demonio. Dette querele, nonostante la richiesta di archiviazione del PM, erano state oggetto di opposizione all’archiviazione, unificate in un unico procedimento. L’archiviazione conferma la correttezza del sig. Babicz nel raccontare gli abusi subiti alla Procura della Repubblica di Isernia e a tutti gli organi di informazione, senza lasciarsi trascinare in dichiarazioni emotive, nonostante la gravità dei fatti denunciati.
Di fronte a questi fatti e alla annunciata “riabilitazione” da parte della Curia di Isernia di don Jan Mazurkiewicz, lotteremo finché non sarà affermata verità e giustizia, finché don Jan Mazurkiewicz e detti esponenti del clero di Isernia possano essere messi in condizioni di non ripetere detti comportamenti. La querela nei confronti di don Jan Mazurkiewicz è stata archiviata per prescrizione, mentre il Tribunale Diocesano di Napoli non ritiene di informarci del processo canonico ai danni del sacerdote, di fronte al quale Babicz ha testimoniato gli abusi subiti. Opera il segreto pontificio a pena di scomunica.
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