Il consiglio pastorale e gli operatori pastorali della comunità parrocchiale di San Giustino de Jacobis, al rione Bozzano, esprimono “vicinanza” nei confronti di don Francesco Caramia, al centro di un’indagine per abusi su minori aperta dalla Procura della Repubblica di Brindisi. I fedeli hanno accolto con “incredulità e costernazione” la notizia dell’inchiesta
BRINDISI – Il consiglio pastorale e gli operatori pastorali della comunità parrocchiale di San Giustino de Jacobis, al rione Bozzano, esprimono “vicinanza” nei confronti don Francesco Caramia, al centro di un’indagine per abusi su minori aperta dalla Procura della Repubblica di Brindisi. I fedeli hanno accolto con “incredulità e costernazione” la notizia dell’inchiesta, che vede impegnati i carabinieri della compagnia di Brindisi, coordinati dal pm Milto De Nozza.
“Restiamo in attesa fiduciosa che, al più presto – si legge in un comunicato della comunità – il lavoro della magistratura palesi la verità dei fatti nel rispetto dovuto a tutte le persone coinvolte”.
Nel manifestare vicinanza a don Francesco, quindi, si rimarca come mai il prelato “negli anni di ministero vissuti al servizio della comunità parrocchiale, ha evidenziato comportamenti che destassero sospetti tra gli operatori pastorali che quotidianamente frequentano la realtà parrocchiale”. Messaggi di solidarietà sono arrivati anche sulla pagina Facebook di don Francesco.
“Impossibile. …non ci credo”, scrive un utente. E poi, fra i vari post pubblicati nella giornata odierna: “Ti aspettiamo quanto prima e a braccia aperte …… con le nostre preghiere ti siamo vicini e ti diamo forza”; “Don Francesco,sono certo della tua innocenza”; “In questo momento più che mai ti sono e ti siamo vicini”; “Ti mandiamo un abbraccio fortissimo nella speranza che come un raggio di sole ti possa scaldare il cuore e farti sentire tutto il nostro affetto”.
C’è anche chi scrive frasi di incoraggiamento riguardanti il suo stato di salute. Giorni fa, infatti, don Franceco ha annunciato in chiesa che avrebbe dovuto rinunciare all’incarico per problemi di salute.
Venerdì scorso, 11 dicembre, i carabinieri si sono presentati presso la sua abitazione, in parrocchia e in sagrestia per sequestrare computer e materiale informatico. Il tutto, ad eccezione di un pc, restituito al parroco nel giro di poche ore.
Le indagini sono partite da un esposto di un pediatra. I fatti sui cui si sta focalizzando l’attenzione degli inquirenti risalgono a 5 anni fa. Don Francesco, difeso dall’avvocato Giancarlo Camassa, si dice del tutto estraneo ai fatti di cui è accusato e si è messo a disposizione degli investigatori mostrando un atteggiamento collaborativo.
Sempre sul social network Fcebook, intanto, un paio di gruppi di ragazzi hanno posato reggendo un cartello con la scritta: “Testimone della verità”.
http://www.brindisireport.it/cronaca/abusi-su-minori-vicinanza-del-consiglio-pastorale-al-parroco-sotto-inchiesta.html
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