Faccia a faccia in segreto fra Borghetti e Ferro
È arrivato nella diocesi di Albenga Imperia un anno fa, mandato da Papa Francesco per rimettere un po’ di ordine in una fetta della chiesa savonese chiacchierata e spaccata dagli scandali dei preti pedofili. Abituato a raffrontarsi nel precedente incarico con i colleghi alle prese con problematiche di omosessualità e pedofilia, l’emissario del Pontefice si è subito calato nella parte. E senza paura di pestare i piedi a qualcuno ha cominciato a lavorare per ridare dignità al clero e fiducia a tutta quella fetta di credenti che il susseguirsi degli scandali potrebbe allontanare.
La sua presenza ieri mattina al sesto piano del palazzo di giustizia sta lì a dimostrare la fermezza della sua volontà a rendere la chiesa un pochino meno sbandierata sui giornali per gli scandali e sicuramente più attenta ai problemi della gente. Cosa si sia detto nel lungo faccia a faccia con il sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro non è dato sapere, ma sicuramente rappresenta un segnale positivo di collaborazione e soprattutto di pulizia. «La mia porta è sempre aperta. Il mio compito è di creare una diocesi trasparente, alla luce del sole e per questo mi batterò» è il credo di Gugliemo Borghetti.
I casi di don Zappella e don Licciardello sono gli ultimi in ordine di tempo a preoccupare il pastore della chiesa ingauna chiamato a coadiuvare Mario Oliveri con ampi poteri.
http://www.lastampa.it/2015/10/27/edizioni/savona/il-vescovo-coadiutore-incontra-in-procura-linquisitore-dei-preti-pedofili-1VNOjHlyTXnnjPaSPGGoZI/pagina.html
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