<p style="text-align: justify;"><strong>La Curia contro cinque presunte vittime di pedofilia tra gli Anni 80 e 90. Richiesti in totale quasi cinque milioni. Il 15 novembre prima udienza</strong></p> <p style="text-align: justify;"><strong>Niccolò Zancan per “la <a href="http://www.lastampa.it/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Stampa</a>”</strong></p> <p class="disable" style="text-align: justify;">Nessun accordo. Non hanno la minima intenzione di risarcirli. Semplicemente: non credono a loro.<a href="https://retelabuso.org/wp-content/uploads/2019/11/le-vittime-che-accusano-don-nello-giraudo-1234943.jpg"><img class="size-medium wp-image-88340 alignright" src="https://retelabuso.org/wp-content/uploads/2019/11/le-vittime-che-accusano-don-nello-giraudo-1234943-300x166.jpg" alt="" width="300" height="166" /></a></p> <p class="disable" style="text-align: justify;">La Chiesa cattolica respinge al mittente la richiesta di risarcimento avanzata da cinque presunte vittime di pedofilia. Cinque ragazzini che negli Anni Ottanta e Novanta avevano incrociato don Nello Giraudo fra la parrocchia di Spotorno e l' entroterra ligure. Tutti hanno denunciato di essere stati abusati, violentati, maltrattati. Ma tranne nel caso di un' ulteriore vittima dello stesso prete che si è concluso con un patteggiamento della pena, i reati sono prescritti.</p> <p class="disable" style="text-align: justify;">Perché tutti hanno denunciato dopo più di trent' anni, quando per primo Francesco Zanardi ha trovato la forza di uscire allo scoperto: «È stato molto difficile ricostruire dentro di me quello che era successo». Hanno avanzato una richiesta complessiva di 4 milioni e 700 mila euro. Il calcolo ottenuto con una perizia di tutte le conseguenze fisiche e psicologiche sopportate. C' era la possibilità di trovare un accordo extragiudiziale. Ma la curia ha chiuso la porta.</p> <p class="disable" style="text-align: justify;">Ieri la Diocesi di Savona-Noli ha presentato l' atto di costituzione in giudizio.</p> <p class="disable" style="text-align: justify;">Così come ha fatto il prete spretato Nello Giraudo. Il 15 novembre ci sarà la prima udienza davanti al Tribunale di Savona proprio per il caso Zanardi. Attraverso i suoi avvocati, la curia contesta: «Non eravamo a conoscenza diretta dei fatti laconicamente descritti, che Zanardi ha affermato essere avvenuti a suo danno». Si chiama fuori, comunque, dall' operato del suo sacerdote: «Nessun apporto causale, anche sotto il profilo psicologico, può essere attribuito alla diocesi in ordine ai fatti asseritamente posti in essere da Nello Giraudo».</p> <p style="text-align: justify;"><a href="https://retelabuso.org/wp-content/uploads/2019/11/le-vittime-che-accusano-don-nello-giraudo-1234942_tn.jpg"><img class="size-medium wp-image-88341 alignleft" src="https://retelabuso.org/wp-content/uploads/2019/11/le-vittime-che-accusano-don-nello-giraudo-1234942_tn-300x163.jpg" alt="" width="300" height="163" /></a></p> <p class="disable" style="text-align: justify;">Inoltre, non c' è più lo stesso vescovo di allora: «Tali fatti, se occorsi, sarebbero avvenuti non alla luce del sole, ma in modo assolutamente riservato e nascosto. Altresì gli attuali rappresentanti della diocesi non lo erano all' epoca». La curia contesta la perizia di parte e comunque aggiunge: «Il diritto al risarcimento del danno deve ritenersi ampiamente prescritto». E ancora: «Tocca a Zanardi l' onere della prova». Insomma, nulla sarebbe successo. E se anche fosse successo, il vescovo non poteva saperlo e quindi esserne responsabile. In ogni caso: è troppo tardi.</p> <p class="disable" style="text-align: justify;">Anche l' ex prete Nello Giraudo nega. «Il convenuto non ha mai potuto effettuare una penetrazione o comunque una congiunzione carnale. Si contesta che sia accaduto alcunché di illecito in occasione dei frequenti campeggi organizzati dal gruppo parrocchiale».</p> <p class="disable" style="text-align: justify;"><a href="https://retelabuso.org/wp-content/uploads/2019/11/don-nello-giraudo-1234944_tn-1.jpg"><img class="size-medium wp-image-88342 alignright" src="https://retelabuso.org/wp-content/uploads/2019/11/don-nello-giraudo-1234944_tn-1-300x142.jpg" alt="" width="300" height="142" /></a>Eppure, esiste quel verbale firmato proprio da don Nello Giraudo il 21 dicembre 2011 davanti al pm Giovanni Battista Ferro: «In passato ho effettivamente affrontato serie problematiche della sfera sessuale con psicologi competenti. Effettivamente parlai dei miei problemi anche con i miei vescovi».</p> <p class="disable" style="text-align: justify;"><a href="https://retelabuso.org/wp-content/uploads/2019/11/images_Gossip_Don-nello-giraudo-2-770x420.jpg"><img class="size-medium wp-image-88365 alignleft" src="https://retelabuso.org/wp-content/uploads/2019/11/images_Gossip_Don-nello-giraudo-2-770x420-300x164.jpg" alt="" width="300" height="164" /></a>Eppure il gip di Savona, Fiorenza Giorgi, firmando l' archiviazione di un caso per avvenuta prescrizione, scrisse: «È triste dirlo, la sola preoccupazione dei vertici della curia di Savona è stata quella di salvaguardare l' immagine della diocesi piuttosto che la salute fisica e psichica dei minori che erano affidati ai sacerdoti della medesima». Eppure, c' è quella relazione di monsignor Andrea Giusto, che era custodita in una cassaforte: «Mentre don Nello era vice parroco a Valleggia si è verificato il primo serio inconveniente. È stato accusato da una mamma di atteggiamenti morbosi nei riguardi del suo bambino, tenuto sulle</p> <p style="text-align: justify;"><img class="size-medium wp-image-88343 alignright" src="https://retelabuso.org/wp-content/uploads/2019/11/don-nello-giraudo-1184267_tn-300x170.png" alt="" width="300" height="170" /></p> <p class="disable" style="text-align: justify;">ginocchia e palpato in modo difficilmente precisabile. Attualmente, estate 2003, nulla è trapelato sui giornali. Don Nello si è impegnato a incontrare un religioso psicologo che lo aiuti a leggere in se stesso nel tentativo di ritrovare un miglior equilibrio».</p> <p class="disable" style="text-align: justify;">Anche Papa Ratzinger era stato informato. Sarà un giudice del Tribunale di Savona a decidere sui risarcimenti. Verranno chieste nuove perizie sulle vittime. Dopo quarant' anni ancora non c' è conciliazione.</p> https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2019/11/07/news/la-diocesi-di-savona-nega-i-risarcimenti-non-ci-sono-prove-delle-violenze-subite-1.37862728