E’ in corso alla Gregoriana una conferenza sul tema “Protezione dei minori, un approccio spirituale e teologico”, promosso dal Centro per la protezione dei minori dell’ateneo pontificio, in cui i rappresentanti della Conferenze episcopali di lingua inglese si confrontano sull’impegno nella prevenzione degli abusi sessuali sui minori. Su questo evento, Alessandro Gisotti ha intervistato il presidente del Centro, il padre gesuita Hans Zollner:
R. – Questa volta abbiamo voluto concentrarci su una cosa che, stranamente, per trent’anni e più, nessuno ha preso molto sul serio: cioè la risposta teologica alla crisi degli abusi. Abbiamo dimenticato che c’è anche una dimensione spirituale e teologica, cioè cosa possiamo dire, come questa crisi degli abusi ha stravolto l’immagine della Chiesa, come ha impattato nella nostra relazione con Gesù, come comprendiamo oggi i Sacramenti del sacerdozio e dell’essere vescovi? E quindi, questa è la prima conferenza in assoluto – per quanto ne sappia – che ha come tema unico la risposta teologica e spirituale agli abusi, anche come un’occasione di ripensare la teologia del sacerdozio, del ministero, la missione della Chiesa, la domanda della continua purificazione necessaria affinché noi possiamo proclamare con verità e credibilità la “buona novella” di Gesù.
D. – Il tema della credibilità è proprio fortemente sottolineato da Papa Francesco, che ultimamente lo ha ribadito anche con l’istituzione di una sezione “ad hoc” nella Congregazione per la Dottrina della Fede per giudicare i vescovi in relazione agli abusi…
R. – Certamente. Questa è un’ulteriore conferma che Papa Francesco veramente prende sul serio questa tragedia, questa piaga nel corpo della Chiesa, come diceva Papa Benedetto, una piaga che abbiamo causato noi, nessun altro; Papa Francesco vuole veramente combattere con tutta la sua forza questo, con tutto il suo impegno personale. Dopo l’istituzione della Pontificia Commissione per la tutela dei minori, l’invito alle vittime di abuso nel cuore della Chiesa, a pochi metri dalla Basilica di San Pietro in Vaticano, questo fa veramente vedere quanto gli prema, personalmente, di andare avanti nell’accettazione di queste ferite, nell’ascoltare le vittime, di dare preferenza a loro e alla loro sofferenza, e soprattutto alle vittime che hanno subito abuso da ministri della Chiesa, dove c’è in ballo anche la possibilità di credere, di fidarsi … Sono continuamente segni molto confortanti, da parte del Papa, che ci sostiene in questo lavoro che non è facile come possiamo immaginare, ma che ci dà anche la possibilità di continuare il suo impegno tramite i nostri strumenti: l’educazione, la formazione dei sacerdoti e anche di tante persone che lavorano con i bambini nelle scuole, negli orfanotrofi e negli asili.
D. – Per quanto riguarda il Centro da lei presieduto alla Gregoriana, ci sono appuntamenti, iniziative già in programma per il futuro, che vuole e può segnalare?
R. – La cosa principale è che continuiamo con il nostro programma on line, cioè una piattaforma di apprendimento tramite Internet, e questo è aperto a istituzioni cattoliche e non cattoliche che vogliano impegnarsi nella formazione dei loro insegnanti, docenti, sacerdoti. Da febbraio 2016 avremo poi un’altra iniziativa, cioè un diploma – un diploma di un semestre – che verrà effettuato qui, alla Gregoriana: un diploma in cui saranno insegnate le materie come riconoscere che un bambino probabilmente ha subito un abuso o è vittima di abuso in questo momento; cosa fare; come rispondere; qual è la situazione della legge canonica e di quella civile nel Paese in cui vivo. Puntiamo a questa possibilità di formare moltiplicatori che poi potranno andare nelle loro diocesi e istituzioni accademiche e istituzioni ecclesiali, per diventare messaggeri di questo impegno che al Papa e a noi sta veramente a cuore.
http://it.radiovaticana.va/news/2015/06/22/p_zollner_papa_sempre_pi%C3%B9_impegnato_nella_lotta_a_abusi_/1153287
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