Il caso di don Marino
Parroco allontanato un anno fa, c’è una denuncia per abusi sessuali su una ragazza
Tredici mesi dopo il singolare abbandono della casa canonica di Portocannone del 58enne Marino Genova, ex parroco del Comune molisano, emerge un particolare sconcertante sul quale si sta cercando di fare chiarezza. Contro il sacerdote la denuncia della famiglia di una ragazza del luogo, oggi maggiorenne, per abusi sessuali. L’ombra della pedofilia dietro la decisione del Vescovo De Luca di sospendere “a divinis” il sacerdote, che ormai da un anno ha lasciato il Molise e sarebbe coinvolto da un processo.
Portocannone. Tredici mesi dopo l’allontanamento di don Marino Genova dalla parrocchia di Portocannone, che il sacerdote ha guidato dal 2005 fino al novembre del 2012,emerge un particolare sul quale sarà un processo a dover fare chiarezza: una denuncia per abusi sessuali.«C’è di mezzo una giovane donna» scrive il sito della rete l’Abuso, nato a opera di un gruppo di vittime di pedofilia collegata al mondo della Chiesa. Una notizia ancora poco precisa, della quale tuttavia a Portocannone si parla con insistenza, fra incredulità, stupore e amarezza.
Al centro della delicata vicenda ci sarebbe una ragazza, oggi maggiorenne, che all’epoca dei fatti non aveva ancora compiuto i 18 anni e che, secondo la versione della famiglia di lei, sarebbe stata circuita dal sacerdote che aveva lasciato la casa canonica e la chiesa senza preavviso il 10 novembre 2012, e che da quale momento non si è più fatto vedere in paese. Nessuno a dove si trovi il sacerdote, che stando a quanto si apprende sarebbe stato sospeso “a divinis” dal vescovo della diocesi Gianfranco De Luca.
La “sospensione dai ministeri divini” è una sanzione disciplinare che vieta allo stesso don Marino l’amministrazione dei sacramenti, la celebrazione della messa e la confessione.
Ancora tutto da chiarire e verificare, ed è per questo che don Marino è coinvolto da un processo. L’ipotesi è quella di pedofilia, e ha lasciato senza parole la comunità locale dove non si parla d’altro da diversi giorni.
La notizia del suo allontanamento era stata un fulmine a ciel sereno per i fedeli e i cittadini di Portocannone. Proprio perché senza una spiegazione, nè una ragione apparente: nessuno, all’epoca, sembrava a conoscenza delle motivazioni che avevano spinto il sacerdote a scomparire improvvisamente, ed erano circolate tutte le ipotesi, dai problemi legati al ministero ai motivi personali o di salute. Per un anno tutto era rimasto avvolto nel dubbio, ma adesso emerge una sorta di “spiegazione” collegata appunto alla denuncia di una ragazza del posto che sarebbe stata oggetto di attenzioni da parte del 58enne originario di San Felice del Molise, per 25 anni alla guida della parrocchia di Santa Maria, poi passato alla parrocchia dei santi Pietro Paolo di Portocannone che aveva lasciato alla vigilia di una domenica, portando via dalla casa canonica tutte le sue cose e ogni traccia della sua permanenza.
Era stato lo stesso vescovo a leggere un messaggio ai fedeli, che a distanza di tempo assume un significato diverso. «Don Marino Genova si è preso un periodo di riflessione e di preghiera per esigenze personali e ha così lasciato la responsabilità della Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo. Ho ritenuto opportuno che la cosa avvenisse con celerità e senza particolare rilievo, per questo vi porgo i suoi saluti e i suoi ringraziamenti, unitamente alla richiesta di preghiera per il cammino che lo attende. Nel frattempo la parrocchia sarà retta da un amministratore parrocchiale e i lavori di ristrutturazione della Chiesa parrocchiale saranno seguiti direttamente dalla Diocesi. Questa notizia che vi giunge inattesa, sia occasione di rendimento di grazie per il bene vissuto».
http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/articolo.php?id=15682
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