Lobby gay, il Papa denuncia. Ma i telegiornali non danno la notizia
Le parole del Pontefice pronunciate il 6 giugno scorso durante un’udienza privata nel Palazzo Apostolico vaticano vengono ignorate dai principali tg italiani. Eppure la notizia aveva già fatto il giro del mondo
di Francesco Antonio Grana | 11 giugno 2013
La notizia che non c’è. L’affermazione di Papa Francesco sull’esistenza di una “lobby gay” in Vaticano fa il giro del mondo ma non c’è né nel Tg1 delle 20, né nel Tg2 delle 20,30 e nemmeno nel Tg5 delle 20 di questa sera. Il principale telegiornale della Rai nell’edizione delle 20 ha mandato in onda il servizio di Aldo Maria Valli, già trasmesso alle 13,30, sulle frasi di Papa Francesco sui soldi nella Chiesa pronunciate nella Messa mattutina delle 7 di oggi e rilanciate dall’agenzie di stampa intorno alle 11 di stamane. Anche per il Tg2 le notizie vaticane si fermano alle affermazioni di Bergoglio sulla povertà che deve caratterizzare la Chiesa cattolica.
Nelle notizie del telegiornale che scorrono sullo schermo si fa menzione soltanto delle frasi della Messa mattutina a Santa Marta. Della “lobby gay” neanche l’ombra. Sulla stessa linea il Tg5 delle 20. Il conduttore Giuseppe De Filippi si limita a leggere le frasi del Papa sulla povertà della Chiesa mentre vanno in onda le immagini dell’udienza generale di mercoledì 5 giugno in piazza San Pietro e quelle dell’Angelus di domenica scorsa. Eppure mentre i tg Rai e Mediaset vanno in onda, le affermazioni forti di Papa Francesco, pronunciate il 6 giugno scorso durante un’udienza privata nel Palazzo Apostolico vaticano, e rese pubbliche dal sito cileno Reflection and Liberation, fanno il giro del mondo e vengono riprese dai principali siti dei quotidiani italiani e stranieri, oltre che dalle principali agenzie di stampa internazionali.
@FrancescoGrana
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/11/lobby-gay-papa-denuncia-ma-telegiornali-non-danno-notizia/623690/
La denuncia di papa Francesco: “In Vaticano esiste una potente lobby gay”
La rivelazione di Bergoglio durante l’incontro con i rappresentanti della Confederazione latinoamericana e dei Caraibi dei religiosi e delle religiose (Clar), svoltosi a Roma il 6 giugno scorso. Padre Lombardi: “Riunione privata, no comment”
di Francesco Antonio Grana | 11 giugno 2013
Più informazioni su: Gay, Jorge Mario Bergoglio, Joseph Ratzinger, Papa Francesco, Vaticano, Vatileaks.
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“In Vaticano esiste una ‘lobby gay‘”. Parola di Papa Francesco. Secondo quanto si legge sul sito cattolico latinoamericano Reflection and Liberation, infatti, durante l’incontro tra il Pontefice argentino e i rappresentanti della Confederazione latinoamericana e dei Caraibi dei religiosi e delle religiose (Clar), svoltosi in Vaticano il 6 giugno scorso, Bergoglio ha ammesso l’esistenza di una “lobby gay” in Vaticano, riconoscendo, inoltre, che esistono numerose difficoltà che ostacolano la riforma della Curia romana dove è presente anche una “corrente di corruzione”.
La riforma della macchina curiale, auspicata dalla grande maggioranza dei cardinali durante le dieci congregazioni generali che hanno preceduto il conclave, è per Papa Francesco “un’impresa difficile”. Secondo la sintesi dell’incontro, durato quasi un’ora, riportata dal sito, il Pontefice ha confidato ai suoi interlocutori: “Nella Curia ci sono persone sante, davvero, ma c’è anche una corrente di corruzione. Si parla di una ‘lobby gay’, ed è vero, esiste. Noi dobbiamo valutare cosa si può fare”. Interpellato dalla France presse, il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha dichiarato: “E’ stato un incontro privato, non ho commenti da fare”.
Non si sa se, non essendo il cardinale Bergoglio un assiduo frequentatore dei palazzi vaticani, queste informazioni l’attuale Papa le abbia tratte dal voluminoso dossier Vatileaks redatto dai tre “cardinali 007″ di Benedetto XVI, Julián Herranz, Josef Tomko e Salvatore De Giorgi. Già in quella vicenda si era parlato di una forte “lobby gay” presente in Vaticano, e in particolare nella Segreteria di Stato, notizia che alcuni vescovi italiani confermano a ilfattoquotidiano.it. Secondo alcune indiscrezioni emerse alla fine del febbraio scorso, tutto ruoterebbe attorno alla violazione di due comandamenti: non commettere atti impuri e non rubare, ovvero sesso e soldi.
In particolare, proprio la scoperta della presenza di una “lobby gay” all’interno del Vaticano avrebbe scioccato maggiormente Benedetto XVI, già intenzionato a rinunciare al pontificato, come confidato diversi mesi prima della vicenda Vatileaks al fratello maggiore Georg. Anche don Andrea Gallo, nel suo libro-testamento su Papa Francesco, pubblicato subito dopo il conclave, aveva scritto che nella Chiesa esiste “una lobby omosessuale molto forte: un gruppo di vescovi che nasconde la propria omosessualità e la sublima non nella castità bensì nella ricerca del potere; cercano di allungare la catena che li unisce creando altri vescovi omosessuali”. Intanto, proprio oggi esce in libreria il nuovo volume di Papa Francesco intitolato “Non lasciatevi rubare la speranza” (Libreria Editrice Vaticana) che raccoglie tutte le catechesi del mercoledì e le riflessioni domenicali pronunciate prima del Regina Coeli nel tempo pasquale.
@FrancescoGrana
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/11/vaticano-denuncia-di-papa-francesco-in-vaticano-esiste-lobby-gay-molto-potente/623370/
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