Don Vanni gestiva una casa famiglia a Lendinara: “E’ la fine di un incubo”
di Tommaso Moretto
Rovigo, 19 aprile 2013 – ASSOLTO con formula piena. Per il tribunale di Rovigo, il fatto non sussiste.Don Vanni, all’anagrafe Lauro Manzin (54 anni), secondo il collegio di giudici non è stato autore né di violenza sessuale né di molestie. Quella di ieri era la terza e ultima udienza del primo grado di giudizio del processo penale contro il sacerdote. I fatti risalgono al periodo tra marzo e maggio del 2009. Il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione per insufficienza di prove. Ma per Manzin il giudizio è stato ancora migliore. Il tribunale toglie anche il dubbio. La verità giudiziaria è che il fatto non sussiste: nessuna violenza sulle giovani donne che lo hanno accusato.
C’erano anche loro ieri tra il pubblico, hanno seguito l’udienza. L’avvocato dell’accusa, Davide Perilli, commenta così: «Mi riservo di leggere le motivazioni prima di fare qualsiasi tipo di commento, il collegio si è preso 90 giorni». Questo era il tenore delle testimonianze che si sono potute ascoltare in aula il mese scorso: «Lui ci salutava sempre abbracciandoci e infilandoci le mani su per la schiena, sotto la maglietta». E ancora, «là dentro tutti si salutavano dandosi baci stampo sulla bocca». Poi «faceva sedere le ragazze accarezzando loro il fondoschiena» e «l’ho visto infilare la mano sotto i pantaloni di mia sorella». Manzin (ex parroco a Villamarzana), negli ultimi anni si era occupato, come responsabile dell’associazione ‘La Tenda onlus’, di una ‘casa famiglia’ che è a Lendinara. Una struttura in cui vengono accolte donne vittime di tratta e altre forme di sfruttamento. Era noto per il suo impegno a favore di queste persone, ex prostitute o minori, che hanno avuto vite segnate dal disagio e da problemi di tossicodipendenze. Secondo l’accusa il prete, in occasione di un incontro organizzato durante il Sinodo, cui partecipavano numerose famiglie, avrebbe palpeggiato una ragazza, minorenne all’epoca dei fatti. Secondo la minorenne, in altre occasioni come la confessione, il sacerdote le avrebbe rivolto domande sulle sue fantasie sessuali. Ieri il pm ha domandato esplicitamente all’imputato: «Le è mai capitato di dare della puttanella o della troietta alla ragazza?». Lui ha risposto: «Assolutamente no». Prima don Vanni aveva raccontato una complicata storia di prestiti chiesti dalla madre di una delle ragazze per un totale di qualche migliaio di euro. Don Vanni dopo la sentenza si è detto felice ed ha aggiunto che perdona chi lo ha accusato.
Tommaso Moretto
http://www.ilrestodelcarlino.it/rovigo/cronaca/2013/04/19/876135-parroco-assolto-accusato-violenza.shtml
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