Ritrovato a Pietra Ligure (SV) il prete pedofilo nascosto in Italia. Continuiamo a leggere di prese disposizione contro i preti pedofili e di loro rimozione, da parte delle autorità ecclesiali. Belle parole per qualcuno, fatti per gli altri. Bene, io che propendo per i fatti più che per le belle parole, mi chiedo come sia possibile che un prete pedofilo sia lasciato libero in Italia. Partiamo dalla sua storia.
Si chiama Don Italo Casiraghi, ha 70 anni e nel 2004 viene arrestato a Gondola, nel Canton Ticino, con l’accusa di “atti sessuali e molestie sui fanciulli”. Incredibile fu la modalità di arresto: forse è questo l’unico caso al mondo di arresto di un prete pedofilo preso in flagranza di reato. Concordemente con la giovane vittima (14 anni) che riceveva dal prete messaggi “particolari”, la polizia ha incastrato il prete cogliendolo con le “mani nel sacco”. Andato a casa della ragazzina, che sapeva essere da sola, una volta che con la piccola è andato in camera da letto, si è visto sbucare dall’armadio una poliziotta e nel giro di pochi secondi altri agenti che avevano circondato la casa. Da lì al carcere il passo è stato immediato. Una volta rilasciato però si erano perse le tracce, o meglio era stato individuato nei pressi di Varese, ma poco dopo era sparito.
Verso la fine di gennaio arriva una segnalazione alla Rete L’abuso, il sacerdote è in Liguria. Il 14 febbraio riusciamo a rintracciarlo e con un collaboratore, Roberto Nicolick andiamo a verificare l’effettiva presenza del sacerdote. Servizio video girato a Pietra Ligure http://www.youtube.com/watch?v=pefqAa… Ci rechiamo a Pietra ligure nella parrocchia diretta da don Luigi Fusta, già rinviato a giudizio con l’accusa di aver coperto un collaboratore parrocchiale pedofilo, e troviamo don Italo Casiraghi. Abita in una casa a schiera, tra una scuola media e una chiesa.
Seguiamo il sacerdote e non impieghiamo molto a scoprire che dice regolarmente messa, mattino e sera. Il Vaticano malgrado quello che dichiara non ha preso alcun provvedimento nei confronti del prete pedofilo, già pregiudicato nel 2004, lo stesso sacerdote dichiara che ogni tanto il vescovo dalla Svizzera lo viene a trovare. In data 14-2-12 abbiamo provveduto a segnalare l’esito della nostra verifica oltre che alle autorità civili anche a don Luigi Fusta, allegando il video, cercando di scongiurare altri “equivoci” per don Fusta come quelli che a suo dire sta subendo negli ultimi periodi. Speriamo anche che a seguito della nostra segnalazione, don Luigi Fusta si rivolga alle autorità ecclesiastiche competenti denunciando il fatto, chiedendo spiegazioni sul perché un sacerdote, colto in flagranza di reato, non sia stato ridotto allo stato laicale. Giovedì 16, due giorni dopo, torniamo per vedere se la curia ha preso qualche provvedimento. Purtroppo no, il giorno 16 troviamo don Casiraghi che celebra la messa. Francesco Zanardi
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