È morto questa sera a Fiesole (Firenze), nel convento dei frati Francescani dove era ospite ormai da qualche anno, Lelio Cantini, l’ex sacerdote ridotto allo stato laicale nel 2008 dopo essere stato riconosciuto colpevole ‘di abuso plurimo e aggravato nei confronti di minorì. Nato nel 1923 Cantini, deceduto per un malore, era stato parroco fino al 2005 alla Regina della Pace, nel quartiere di Rifredi. I fatti di cui era accusato sarebbero avvenuti tra il 1973 e il 1987.
La vicenda di Lelio Cantini fece molto scalpore a Firenze: esplose nell’aprile 2007 dopo che alcuni parrocchiani denunciarono di essere stati vittime dei suoi abusi e anche la procura aprì un’inchiesta. In particolare l’ex sacerdote venne riconosciuto colpevole dalla Chiesa di abusi sessuali su alcune ragazze negli anni 1973-1987, di falso misticismo, di controllo e dominio delle coscienze. Nella vicenda venne chiamato in causa da alcune vittime anche il vescovo ausiliare Claudio Maniago (che proveniva e si era formato nella parrocchia della Regina della Pace) criticato perchè avrebbe «sottostimato» il caso. Un’accusa che Maniago ha sempre respinto. La decisione del Papa di ridurlo allo stato laicale venne annunciata il 12 ottobre 2008. Nel giugno dello scorso anno, con quello che definì «un atto di penitenza e di purificazione, in riparazione delle offese perpetrate» nei confronti delle vittime di tutti gli abusi, ma anche per chiedere «la conversione dei peccatori e la riconciliazione delle vittime e per sperimentare la grazia della rigenerazione delle comunità ecclesiali in una rinnovata speranza», l’arcivescovo di Firenze monsignor Giuseppe Betori organizzò una veglia di preghiera nella basilica della Santissima Annunziata. A questo momento parteciparono anche alcune delle vittime di Cantini.
L’arcivescovo monsignor Giuseppe Betori, «prega» per Elio Cantini e «affida la sua anima alla Misericordia di Dio». Così l’arcivescovo di Firenze Betori appena informato della morte dell’ex sacerdote fiorentino, ridotto allo stato laicale nel 2008 per «abuso plurimo e aggravato nei confronti di minori».
La «definitiva scomparsa» di Lelio Cantini «ci auguriamo spezzi per sempre ogni legame con chi ancora credeva in lui». Così Francesco Aspettati, portavoce delle vittime dell’ex sacerdote di Firenze morto questa sera a Fiesole. «Di fronte alla morte di un uomo, che per il male compiuto ha segnato per sempre la vita di tante persone – continua Aspettati, noi che con determinazione abbiamo ricercato la verità e la giustizia, non possiamo che tacere di fronte al giudizio di Dio davanti al quale adesso lui si trova» .
http://www.ilsitodifirenze.it/content/774-pedofilia-morto-fiesole-lex-sacerdote-lelio-cantini
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