“Sodano tra i protettori; Ratzinger rifiutò bustarella”
Roma, 7 apr. (Apcom) – Il fondatore dei Legionari di Cristo, padre Marcial Maciel Degollado (1920-2008) “inviava flussi di denaro ai funzionari della Curia romana” con lo scopo di “comprare il sostegno per il suo gruppo e la difesa per sé, semmai lo sbalorditivo segreto della sua vita fosse stato scoperto”, secondo il ‘National Catholic Reporter’ (Ncr). In una nota diffusa a fine marzo, a pochi giorni dalla conclusione della prima fase di una visita apostolica del Vaticano, la congregazione ha riconosciuto che il proprio fondatore abusò sessualmente di alcuni seminaristi minorenni, concepì figli illegali e mise in atto “altri gravi comportamenti”. I Legionari di Cristo e l’associazione laicale Regnum Christi hanno poi affermato di attendere “con obbedienza filiale” le prossime indicazioni del Papa. La rivista statunitense ‘Ncr’ sostiene che padre Maciel “aveva il sicuro sostegno di tre figure-chiave” della Santa Sede: il cardinale Eduardo Martinez Somalo, allora prefetto della congregazione per i religiosi, monsignor Stanislaw Dziwisz, allora segretario personale di Giovanni Paolo II, e l’allora Segretario di Stato Angelo Sodano, intervenuto di recente – alla messa di Pas-Equa in piazza San Pietro e in un’intervista all”Osservatore romano’ – in difesa del Papa contro gli attacchi mediatici sul caso della pedofilia. La testata americana intervista alcuni testimoni che riferiscono che il fondatore dei Legionari di Cristo faceva giungere a diversi esponenti del Vaticano “donazioni”. “Un cardinale che rifiutò un regalo finanziario della Legione fu Joseph Ratzinger”, scrive ‘Ncr’. “Nel 1997 tenne una lezione di teologia ai Legionari. Quando un Legionario gli porse una busta dicendo che era per usi caritatevoli, Ratzinger rifiutò”. Secondo la testata Usa, “dopo che alcuni ex legionari che erano stati vittime” di violenze sessuali “sporsero denuncia canonica contro Maciel alla Congregazione per la Dottrina della fede, Sodano in qualità di Segretario di Stato fece pressioni su Ratzinger, in quanto prefetto della congregazione, perché fermasse il procedimento”. Eletto Papa, Ratzinger mandò però avanti l’istruttoria. Il nuovo prefetto del dicastero vaticano, il cardinale William Levada, “tenendo conto sia dell’età avanzata del Rev.do Maciel che della sua salute cagionevole”, decise, come si legge in una nota diffusa dalla sala stampa vaticana il 19 maggio 2006, “di rinunciare ad un processo canonico e di invitare il Padre ad una vita riservata di preghiera e di penitenza, rinunciando ad ogni ministero pubblico”.
http://www.wallstreetitalia.com/newarticle.aspx?IdPage=906145
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