<p style="text-align: justify;">Bolzano, 27 giu. - (Adnkronos) - Don Peter Gschnitzer, 56enne ex parroco di Castelbello, in provincia di Bolzano, inquisito dalla magistratura per detenzione di materiale pedopornografico sul proprio computer, ha chiesto di patteggiare una condanna ad un anno e 4 mesi di reclusione.</p> <p style="text-align: justify;">I risultati della perizia web non avrebbero lasciato spazio di manovra alla difesa che dunque ha deciso, nell'interesse del proprio assistito, di avanzare, appunto, la richiesta di patteggiamento. Sara' il giudice delle indagini preliminari, a questo punto, a decidere se la proprosta di condanna patteggiata sia sufficientemente congrua rispetto alla gravita' dei fatti.</p> <p style="text-align: justify;">Il sacerdote e' gia' sospeso da tempo da ogni incarico religioso e si trova attualmente in cura a seguito di una pesante depressione. Anche per questo gli avvocati difensori hanno deciso di evitare all'indagato lo stress di un processo pubblico.</p> <p style="text-align: justify;">La storia aveva preso il via in maniera casuale: il parroco, infatti, si era rivolto ad un negozio di riparazione di materiale elettronico per far riparare il proprio computer. Il tecnico aveva rilevato cartelle di file con foto oscene di minori ed aveva avvertito i carabinieri. Nello scorso settembre, i carabinieri avevano bussato alla casa parrocchiale di Castelbello Ciardes in Venosta con un mandato di perquisizione. In canonica, durante quel controllo, erano stati scoperti album fotografici contenenti foto oscene con protagonisti minorenni. Nella memoria del computer del religioso sarebbero state rinvenute foto ottenute con collegamento internet con un sito della Russia. Gli inquirenti avrebbero accertato che, in effetti, si trattava di una sorta di scambio di immagini pedo pornografiche; il tutto utilizzando una password personale di accesso.</p> http://www.libero-news.it/adnkronos/view/145247