29 gennaio 2004. Cagliari. prete indagato per possesso di materiale pedopornografico
Foto e video porno di minori su Internet: 88 indagati
la Nuova Sardegna — 29 gennaio 2004 pagina 09 sezione: SARDEGNA
CAGLIARI. I sedici numeri della carta di credito per appagare e pagare su internet lo snuff movie. È un vizio (meglio ancora un reato) dalla traduzione agghiacciante: foto e video di bambini stuprati, torturati e addirittura uccisi. Pedofilia, per il codice penale.
Scoperti dalla Guardia di finanza, ottantotto professionisti cagliaritani sono stati avvisati dalla procura della Repubblica per acquisto di materiale pedopornografico. Incastrati dai codici delle carta di credito (digitati nella casella del venditore) che hanno svelato agli investigatori l’identità di avvocati, giornalisti, commercialisti e altri liberi professionisti clienti assidui dei siti fuorilegge. Ma ci sono altri particolari più choccanti: anche un prete e alcune donne avrebbero acquistato nelle varie pagine del porno shop.
Nessuna indiscrezione, sui nomi degli ottantotto indagati: la segretezza è stata imposta dalla Procura fino alla conclusione delle indagini.
L’inchiesta ha avuto una svolta avant’ieri, quando la Guardia di finanza ha ottenuto dalla Procura il via libera per le perquisizioni. Gli investigatori sono andati a colpo sicuro: nei mesi scorsi il sito fuorilegge era stato monitorato giorno e notte, fino a intercettare i navigatori e soprattutto chi pagava, come imponeva il regolamento, foto e video pedopornografici.
Attraverso i numeri delle carte di credito, ogni sospettato è uscito così dall’anonimato delle sedici cifre: cognome, nome, data di nascita e indirizzo, sono saltati fuori dai controlli sui tabulati dei vari circuiti nazionali e internazionali delle card. A quel punto, come detto, i finanziari hanno cominciato le perquisizioni, e in un’ottantina di case (quasi tutte a Cagliari e dintorni) hanno sequestrato oltre cento computer e moltissime prove delle campravendita in rete.
Custoditi nella memoria centrale, file e cartelle hanno confermato i sospetti e rivelato anche le professioni di chi era assiduo cliente del sito fuorilegge. Così, nell’elenco inviato alla magistratura e poi ricopiato nel registro degli indagati, sono finite le professioni più disparate e comunque sempre dal portafogli gonfio: avvocati, giornalisti, commercialisti, notai e commercianti.
Con in più un prete e diverse donne. Nella prima lista nera c’erano anche altri due indagati, ma hanno dimostrato subito di essere innocenti: il primo aveva smarrito la carta di credito alcuni mesi prima delle transazioni sospette, l’altro aveva denunciato da tempo la clonazione della carta e quindi i suoi numeri, nel frattempo, erano stati utilizzati da qualche pirata informatico.
Gli altri sono finiti sotto inchiesta e, nei prossimi giorni, saranno convocati negli uffici della Guardia di finanza per gli interrogatori e non c’è dubbio che questa indagine metterà a rumore la città. E qualcuno dice anche la Curia cagliaritana per quel navigatore in abito talare con il vizio (reato) dello snuff movie.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar…L3PO_SL304.html
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