LANUSEI. Una valanga di attestati di solidarietà arriva da tutta Ogliastra a don Pietro Sabatini, il rettore del seminario di Lanusei coinvolto in un’inchiesta sulla pedofilia via Internet.
In attesa che il giudice Giorgio Altieri si pronunci sul delicato caso, il prossimo 20 aprile, i fedeli hanno già assolto (e con formula ampia) il sacerdote, unanimemente considerato un uomo al di sopra di ogni sospetto.
Nessuno crede che don Pietro, 45 anni e mezzo, originario di Lotzorai, sia indegno dell’abito che porta. Anzi, quelli che lo conoscono sono pronti a mettere la mano sul fuoco per lui, e a scommettere sulle sue doti umane e religiose. Dopo le mamme dei seminaristi, la presidentessa dell’Azione Cattolica Giulia Aresu, la comunità parrocchiale di Escalaplano, a fianco del rettore si schierano tante altre associazioni. L’elenco si apre con gli ex allievi dello seminario, scuola di formazione dei sacerdoti del futuro.
Il presidente Alberto Cannas, originario di Ulassai, esprime «piena e convinta solidarietà al carissimo don Pietro, di cui conosciamo le grandi doti umane e sacerdotali, nella certezza che presto la sua figura di sacerdote e di uomo risulterà limpida agli occhi degli uomini cosi come lo è agli occhi di Dio». Altra testimonianza preziosa per il sacerdote viene da Giorgio Cabras, medico e presidente del gruppo scout di Ussassai, affiliato all’Agesci. «Don Pietro – sostiene – è una persona eccezionale, un educatore nato. Noi genitori abbiamo totale fiducia in lui, siamo pronti ad affidargli in qualsiasi momento i nostri figli. Consideriamo don Pietro un fratello, e queste non sono frasi fatte. Per anni è stato nostro assistente spirituale, ha condiviso con noi gite ed escursioni, e mai nessuno ha visto un atteggiamento meno che corretto da parte sua.
I ragazzi lo adorano, lui è stato l’unico che è riuscito a confessarli e fargli fare la comunione, lasciandoci tutti a bocca aperta. È impossibile dubitare di una persona come don Pietro. Se ha sbagliato lo avrà fatto per ingenuità, oltre che per motivi pedagogici. Sappia che gli scout sono tutti con lui e lo aspettano a braccia aperte». Affetto, amicizia e solidarietà arrivano anche da Umberto Martinelli, presidente degli ex allievi salesiani dell’Ogliastra. «Auspichiamo che la vicenda si concluda al più presto – spiega Martinelli – e che don Pietro torni a dare il suo contributo alla nostra diocesi. Lo conosciamo come una persona seria, e dunque gli confermiamo la nostra stima».
Il gruppo di preghiera e di canto ‘Regina d’Ogliastra”, del Rinnovamento dello Spirito, esprime l’auspicio che don Pietro chiarisca la sua posizione e che dell’Ogliastra si parli per le iniziative ecclesiali, le opere di bene e la spiritualità. Infine, l’Associazione Culturale Ogliastra, che promuove il premio letterario ‘San Giorgio”, ribadisce di essere in linea «con quanto già espresso pubblicamente da monsignor Antioco Piseddu. Riaffermiamo la stima verso don Pietro – sostiene la presidentessa Anna Maria Piga – e siamo vicini alla chiesa locale e alla sua famiglia».
Tommaso Miraglia
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