Quattro anni di reclusione. È la pena richiesta dal pubblico ministero Alice Parialò per don Claudio Marino, 49 anni, sacerdote rogazionista originario di Torino e per lungo tempo direttore dell’Istituto antoniano “Cristo Re” di Messina.
Secondo l’accusa, proprio tra le mura della struttura che per decenni ha accolto minori e famiglie in difficoltà, il religioso avrebbe abusato nell’estate del 2022 di una migrante tunisina, allora 37enne. La donna, sbarcata due anni prima a Lampedusa, era arrivata a Messina nell’ambito del suo percorso di accoglienza e integrazione. In un’audizione davanti alla sezione Immigrazione del Tribunale di Catania, lo scorso giugno, aveva raccontato nei dettagli la violenza subita.
Nell’udienza di ieri in Tribunale, accanto alla Procura, si è costituita parte civile la vittima, assistita dall’avvocata Antonia Coiro. La difesa del sacerdote, rappresentata dall’avvocato Salvatore Silvestro, prenderà la parola a dicembre per l’arringa finale.
La richiesta della pubblica accusa, che ha riconosciuto a Marino le attenuanti generiche, segna un passaggio cruciale in un processo che ha scosso la comunità cittadina e quella dei rogazionisti. La sentenza è attesa nei primi mesi del 2025.
https://www.messinaindiretta.it/messina-chiesti-4-anni-per-il-sacerdote-rogazionista-accusato-di-violenza-sessuale/
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