ZURIGO – Nel novembre del 2024 sei adolescenti di Winterthur hanno attirato con l’inganno un 22enne, convinto di incontrare una minorenne, per poi aggredirlo con pugni e calci e filmare tutto.
La ragazza non esisteva: al suo posto c’era un gruppo di “Pedo-Hunters”, giovani che si autoproclamano giustizieri contro i pedofili. Quasi un anno dopo la polizia ha arrestato i sospettati: sono tutti minorenni di età compresa tra 15 e 17 anni.
Da uno show in tv – Il fenomeno – secondo la NZZ – non è nuovo. Pesca dallo show televisivo americano “To Catch a Predator”, dove presunti pedofili vengono smascherati davanti alle telecamere. Negli anni successivi, gruppi indipendenti hanno copiato il format, che si è diffuso dagli Stati Uniti all’Europa. Alcuni consegnano prove alla polizia, altri preferiscono l’umiliazione pubblica o la violenza, condividendo video brutali online. Solo tra il 2023 e marzo 2025 il New York Times ha contato oltre 170 aggressioni.
Anche in Ticino – In Europa le conseguenze sono già gravi: in Olanda un uomo è morto durante un intervento di questi “Pedo-Hunters”. In Austria la polizia ha arrestato tredici membri di un gruppo sorto su Telegram. Il Ticino non è esente dal problema: lo scorso ottobre, quasi venti giovani sono stati fermati per episodi simili.














