Oggi, 9 luglio, il Tribunale di Reggio Emilia ha sancito la fine di una leggenda mostruosa che ha distrutto la vita di decine di imputati. Il Tribunale ha pronunciato sentenza di assoluzione nei confronti degli imputati tranne due risibili condanne, stabilendo l’infondatezza di tutto il cosiddetto “teorema Bibbiano”.
«È una grande gioia» – ha commentato l’avv. Luca Bauccio, difensore di una delle principali imputate, la psicoterapeuta Nadia Bolognini – «vedere la parola fine a una grottesca gogna che ha visto uniti politicanti in cerca di voti, pseudo-giornalisti, influencer improvvisati, cacciatori di scoop e tutto uno stuolo di avvoltoi che, in questi anni, non si sono fatti scrupolo della dignità e della reputazione degli imputati, né si sono curati di comprendere, analizzare e conoscere.
La vicenda Bibbiano ha purtroppo distrutto la credibilità di un sistema di aiuto sociale eccellente. È ora giunto il momento di ripartire, di raccontare agli italiani la verità sul caso Bibbiano e di ricostruire la reputazione delle tante persone che sono state messe alla gogna.»
«Durante il processo abbiamo dimostrato che le prove dell’accusa si fondavano su consulenze prive di fondamento scientifico, una vera e propria stregoneria giudiziaria. Sono state diagnosticate malattie inesistenti a bambini. La psicoterapeuta Bolognini è stata accusata di aver indotto falsi ricordi, ma anche le consulenti della pubblica accusa hanno dovuto ammettere che non vi sono mai stati falsi ricordi.
La psicoterapia del trauma è stata messa sotto accusa in modo irresponsabile e contro la scienza. Questa accusa ha offeso e minacciato il lavoro di tanti psicoterapeuti che ogni giorno operano per portare aiuto a chi ha subito un trauma. La pretesa di negare il trauma e di rendere “fuorilegge” la cura è la colpa più grave della vicenda Bibbiano.
Sono stati criminalizzati operatori dei servizi sociali che hanno agito con generosità e professionalità. Sei lunghi anni di gogna mediatica e giudiziaria si concludono nel modo migliore: con la fine della leggenda di Bibbiano e l’affermazione della verità che, mi auguro, i media vorranno contribuire a diffondere, per risarcire quegli amministratori, operatori dei servizi sociali e psicoterapeuti che hanno agito per il bene dei minori e che sono stati immolati in una delle più tragiche e feroci cacce alle streghe degli ultimi tempi.»
L’avvocato Bauccio, già difensore di Claudio Foti – assolto in via definitiva il 10 aprile scorso e coimputato nel medesimo procedimento – si è detto sicuro che la sentenza di assoluzione «è un punto di non ritorno. Non temiamo né appelli né vendette di quei personaggi da social network che hanno vissuto di rendita sulla pelle di presunti innocenti per sei anni».