Già Prefetto del Dicastero per i Vescovi e oggi Papa Leone XIV conosce bene il caso di Enna, dopo aver ricevuto nel marzo del 2024 il dossier di Antonio Messina riguardante don Rugolo – condannato in primo grado a quattro anni e sei mesi – e del vescovo Gisana, che insieme a monsignor Murgano sono stati rinviati a giudizio dal tribunale italiano di Enna per falsa testimonianza (la prima udienza è fissata il prossimo 26), nel tentativo di coprire il Rugolo.
Mentre dal Dicastero per i vescovi, dove Robert Prevost è stato il prefetto fino alla sua nomina a Papa, nessun provvedimento canonico, malgrado in questi casi lo preveda il Motu proprio vos estis lux mundi di Papa Francesco.
Solo dopo che il tribunale italiano rinviò a giudizio Gisana e Murgano, il prefetto Prevost si limitò all’invio di un ispettore.
Il commento di Antonio Messina “Non conosco bene le vicende che riguardano Prevost (oggi Papa), ma so che certamente a lui rinnoverò la mia istanza di giustizia, quella stessa giustizia che ha pronunciato dalla loggia delle benedizioni in Piazza San Pietro dopo la sua elezione.”
“A chi mi chiede, con una certa sfacciataggine, di fare silenzio, io ribadisco che sono vivo e, pertanto, continuerò a parlare e a lottare”.
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.