Un recente inchiesta andata in onda sui canali dell’emittente americana CBS News – ma originata dal libro ‘II prezzo degli innocenti‘ scritto da Maria Laurino, che per prima ha portato alla luce questa complessa vicenda – ha reso noto il (fortunatamente ormai desueto) ‘Programma Orfani’ che fu avviato dal Vaticano a cavallo tra gli anni ’50 e ’70 per rendersi mediatore di un vasto programma di adozioni negli USA di bambini rimasti senza famiglia in Italia e in tutta Europa: questo almeno sulla carta, perché il libro e l’inchiesta dimostrano che la realtà dietro al Programma Orfani era ben diversa disegnando i contorni di una vera e propria macchina avviata al fine quasi esclusivamente lucrativo.
Facendo un passetto indietro, è importate tornare innanzitutto con la mente agli anni ’50 in cui l’influenza della Chiesa sulla società italiana era ancora tale da generare non pochi imbarazzi nelle donne e nelle famiglie quando un bambino veniva concepito al di fuori del matrimonio: non a caso in tutto il territorio italiano furono aperti dal Vaticano centinaia di istituti religiosi pensati appositamente per accogliere e crescere i piccoli nati nel peccato; ed è proprio qui si inserisce il progetto che vide tra i suoi artefici monsignor Andrew Landi.
Grazie a questo sistema, il Vaticano riuscì ad invire negli States qualcosa come 3.500 (falsi) orfani, nel frattempo adottati in modo del tutto inconsapevole da migliaia di famiglie cattoliche americane; il tutto con pagamenti che secondo l’inchiesta di Luarino arrivano anche a valere più di 400 dollari a bambino, che oggi sarebbero a pari a più di 4mila dollari, tanto che Landi arrivò anche a promuovere una vera e propria caccia ai nati da genitori non sposati in tutte le campagne e province italiane.
Dal conto suo Landi ha sempre rivendicato il buon cuore dietro alla sua opera, pensata per dare un futuro sereno agli ‘orfani‘ italiani; mentre la CBS ha voluto vederci ancor più chiaro, inviando una lettera personalmente a Papa Francesco per chiedergli – come recentemente fatto in terra olandese – di scusarsi a nome dell’intero clero con le 3mila famiglie coinvolte, chiedendogli di cooperare (dove possibile) per riportare alla luce quei legami familiari forzatamente spezzati.
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