È indagato per pedopornografia. All’inizio di settembre è stato richiamato in Vaticano.
Nuove spine per il Vaticano: la polizia canadese ha emesso un mandato d’arresto nei confronti del diplomatico della Santa Sede monsignor Carlo Alberto Capella, che si trova in Vaticano dove è già indagato per pedopornografia, dopo essere stato richiamato da Washington all’inizio di settembre.
ACCUSATO DI DISTRIBUZIONE DI MATERIALE PEDOPORNOGRAFICO. La polizia di Windsor, scrivono i media locali, lo accusa di possesso e distribuzione di materiale pedopornografico, scaricato durante un soggiorno che il prete ha fatto in Canada tra il 24 e il 27 dicembre. In Vaticano, spiegano fonti qualificate, si è a conoscenza dell’esistenza del mandato, ma al momento non risulta pervenuta alcuna richiesta ufficiale di arresto. In ogni caso, confermano le stesse fonti, per ora il prelato rimane ai domiciliari Oltretevere, in attesa che vengano fornite le prove dell’accusa fatta dalla polizia canadese.
LA DIOCESI HA COLLABORATO. L’inchiesta a cui fa riferimento il mandato d’arresto è iniziata con una segnalazione del Centro nazionale di coordinamento contro lo sfruttamento dei bambini. La diocesi di London, in Ontario, ha reso noto attraverso un comunicato del suo portavoce di aver ricevuto una richiesta di aiuto per l’indagine. Assistenza che è stata data, in relazione alle possibili violazioni della legge sulla pornografia infantile fatte da monsignor Capella usando «l’indirizzo di un computer in una chiesa locale». Il portavoce ha aggiunto che la diocesi non farà ulteriori commenti.
MASSIMO RISERBO DALLA SANTA SEDE. La vicenda di monsignor Capella è emersa il 15 settembre, quanto si è venuto a sapere che il promotore di giustizia vaticano ha aperto un fascicolo nei confronti del diplomatico in servizio presso la nunziatura di Washington, dopo che lo scorso 21 giugno il Dipartimento degli Stati Uniti aveva notificato il possibile reato. Sull’indagine finora la Santa Sede ha mantenuto il massimo riserbo. Il reato di pedopornografia è previsto dalla Santa Sede nella legge numero VIII del 2013. Il Promotore di giustizia del Vaticano ha già reso noto nei giorni scorsi che, con l’apertura dell’indagine, è «stata già avviata una collaborazione a livello internazionale, al fine di raccogliere elementi relativi al caso».
http://www.lettera43.it/it/articoli/mondo/2017/09/29/canada-mandato-darresto-per-monsignor-carlo-capella/214173/
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