Durante la sua prossima visita a Timor Est, Papa Francesco è stato invitato ad affrontare il problema degli abusi sessuali sui minori nella Chiesa cattolica.
La richiesta, avanzata dall’influente organizzazione non-profit BishopAccountability.org, ha chiesto a una delle arcidiocesi più importanti degli Stati Uniti, il cardinale Sean O’Malley, di convincere il papa a denunciare gli abusi sessuali durante il suo viaggio.
Due importanti figure cattoliche a Timor Est sono state al centro di accuse di abusi sessuali, tra cui il vescovo Carlos Ximenes Belo, che in precedenza era il capo della Chiesa cattolica del paese. Ha ricevuto il premio Nobel per la pace nel 1996 ed è ampiamente celebrato a Timor Est per essere stato determinante nel paese che ha ottenuto l’indipendenza dall’Indonesia nel 2002.
Ma quello stesso anno Belo si dimise all’improvviso, adducendo problemi di salute, e fu mandato in Mozambico per lavorare come missionario prima di trasferirsi in Portogallo.
Il Vaticano gli ha segretamente proibito di avere contatti con bambini o con Timor Est, in seguito alle accuse di abusi sessuali su ragazzi minorenni per un periodo di 20 anni, accuse poi rese pubbliche e riconosciute dal Vaticano nel 2022.
This is East Timor Bishop CARLOS FILIPE XIMENES BELO.
On September 29, 2022, the VATICAN acknowledged that it had secretly disciplined Belo, responding to allegations that he sexually abused boys in East Timor in the 1990s.
Belo was awarded the NOBEL PEACE PRIZE in 1996. pic.twitter.com/Th5H2ttfT4
— Pinoytapsilog (@pinoyanghang) October 1, 2022
BishopAccountability.org ha osservato che Belo gode ancora di popolarità a Timor Est, con funzionari statali come il presidente José Ramos-Horta che lo elogiano pubblicamente e gli danno il benvenuto nel Paese.
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